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Notiziario Marketpress di Giovedì 15 Febbraio 2007
 
   
  LA REGIONE CONTRO DISPERSIONE SCOLASTICA E ABBANDONI IN TOSCANA LŽANAGRAFE FORMATIVA DEGLI STUDENTI

 
   
  Roma, 15 febbraio 2007 - "Puntare su un sistema integrato, che promuova insieme educazione, istruzione, orientamento, formazione professionale ed occupazione e che garantisca a tutti i cittadini, nessuno escluso, in coerenza con le strategie dellŽUnione Europea, il diritto allŽapprendimento lungo tutto lŽarco della vita. EŽ questa la premessa fondamentale al quale tendono le politiche della Regione Toscana e che si sono concretizzate con lŽapprovazione del Piano generale di indirizzo per istruzione, formazione e lavoro, il documento programmatico fondamentale in questi settori per il quinquennio 2006-2010. Al centro del piano iniziative per rafforzare e qualificare quello che ormai tutti considerano il principale fattore di dinamismo e innovazione della nostra economia: il capitale umano. LŽammontare complessivo delle risorse previste per i cinque anni è di circa 1 miliardo e 119 milioni di euro". Così lŽassessore regionale allŽistruzione formazione e lavoro Gianfranco Simoncini ha fatto il punto sulle iniziative della Toscana nel corso dellŽaudizione presso la Commissione istruzione della Camera dei Deputati a Roma. In particolare Simoncini si è soffermato sulla questione della lotta alla dispersione scolastica, considerata fondamentale per avviare la Toscana verso i traguardi posti dal consiglio europeo di Lisbona. "Oggi la Toscana ha una media di dispersione del 17,1% - ha detto lŽassessore - e lŽobiettivo cui puntiamo è quella di portarla al 10% entro il 2010. LŽaltro obiettivo è quello di portare la percentuale dei diplomati dallŽattuale 78% allŽ85% indicato dalla Ue". Per raggiungere questi obiettivi, sono stati messi a punto interventi che vanno dal diritto allo studio, con borse per sostnere la frequenza e contributi per lŽacquisto del libri, alla creazione di percorsi triennali sperimentali di attività integrate fra istruzione e formazione per il conseguimento della qualifica professionale o per lŽapprendistato professionalizzante, destinate a studenti che decidono di non proseguire gli studi ma che non hanno compiuto ancora 18 anni. La sperimtentazione delle attività integrate si è estesa da questŽanno a tutte le prime classi dei professionali e dei licei artistici, coinvolgendo circa 8. 500 ragazzi. UnŽaltra delle priorità che la Regione si è data è quella dellŽadozione di strumenti omogenei, che consentano la certificazione dei percorsi formativi e il riconoscimento dei crediti, sia nel campo dellŽistruzione formale che di quella informale. "AllŽinterno di questo sistema flessibile - ha spiegato Simoncini - sono decisivi sia il ruolo di programmazione affidato alle Regioni dalla Costituzione, ma al quale non è ancora seguito un riconoscimento in termini di risorse, sia la valorizzazione dellŽautonomia scolastica e del legame con il territorio che consente di integrare, anche attraverso la cerniera dellŽorientamento, lŽofferta formativa e di istruzione con le esigenze del mondo del lavoro". UnŽaltra novità su cui lŽassessore si sofferma nella relazione consegnata alla Commissione, è la costruzione dellŽanagrafe toscana degli studenti, articolata su base provinciale, con compiti di analisi del sistema scolastico locale e di osservatorio su criticità, insuccessi e abbandoni, per ora unica del genere in Italia. Tutto questo dovrà poi collegarsi, ha detto lŽassessore, con la questione dellŽobbligo a 16 anni. "Un tema centrale che abbiamo sempre sostenuto con forza e che oggi dovrà comportare necessariamente alcune modifiche nel sistema scolastico e in particolare nei percorsi integrati. .  
   
 

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