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Notiziario Marketpress di Giovedì 15 Febbraio 2007
 
   
  NASCE IL LABORATORIO PER LA TRACCIABILITÀ AGROALIMENTARE PIEMONTESE

 
   
   Una nuova struttura contribuirà dal 14 febbraio all’innovazione del comparto agroalimentare piemontese operando nel settore della tracciabilità e rintracciabilità agroalimentare e concorrendo a creare un collegamento diretto fra i risultati della ricerca e il mondo della produzione. Si tratta del “C. Lab Agri – Laboratorio per la Tracciabilità nel settore Agroalimentare”, la cui nascita viene sancita ufficialmente questa mattina a Cuneo, presso l’Aula Magna della Facoltà di Agraria, con la firma del documento ufficiale da parte dell’Assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte Mino Taricco, del Presidente della Provincia di Cuneo Raffaele Costa, del Sindaco della Città di Cuneo Alberto Valmaggia, del Preside della Facoltà di Agraria Bruno Giau e del Presidente del Csi-piemonte Francesco Brizio. Tra le priorità del nuovo laboratorio vi è quella di fornire alle realtà produttive gli strumenti con cui stimolare l’innovazione del settore attraverso azioni specifiche e mirate: dal monitoraggio dei bisogni delle piccole e medie imprese agricole alla sperimentazione di tecnologie avanzate, dalla selezione di progetti per l’innovazione di prodotto e di processo alla diffusione delle soluzioni individuate su tutto il territorio regionale. Il C. Lab Agri si occuperà prioritariamente delle forme di garanzia del prodotto, promuovendo e sostenendo lo studio e l’introduzione di tecnologie innovative per la tracciabilità e rintracciabilità degli alimenti. Consentendo, ad esempio, di seguirne l’intero ciclo di vita dal produttore alla tavola del consumatore. «L’assessorato all’Agricoltura della Regione sostiene la nascita del Laboratorio», afferma l’Assessore Mino Taricco. «Un’iniziativa importante che valorizza la ricerca e l’innovazione nel comparto agroalimentare e che può essere un’esperienza pilota. La scelta della sede cuneese nasce sotto buoni auspici in un territorio a forte vocazione agricola, ma anche attento alle sperimentazioni e alle produzioni di qualità. Di grande prospettiva, inoltre, il tema su cui si comincerà a lavorare, ovvero la tracciabilità: uno degli elementi forti di una strategia più complessiva che la Regione sta mettendo in campo e che punta a valorizzare la riconoscibilità del prodotto e la filiera della qualità». «L’attivazione di C. Lab Agri – commenta il Sindaco Alberto Valmaggia – si inserisce in un preciso filone normativo comunitario che, rendendo obbligatoria la tracciabilità di filiera, mira a garantire la sicurezza alimentare, “dal campo alla tavola”, a un consumatore sempre più sensibile a una sana e corretta alimentazione e sempre più consapevole del proprio valore di soggetto economico. Ma non solo: C. Lab Agri mette anche in evidenza come la rintracciabilità, nelle sue diverse forme, può essere un utile strumento per valorizzare le produzioni agroalimentari». Il professor Bruno Giau sostiene che «il legame certificato degli alimenti con il territorio di provenienza delle materie prime vegetali o animali rappresenta un fondamentale orientamento dell’attuale politica agraria. Attraverso questa strada passano la difesa e il consolidamento dell’agricoltura regionale e italiana, la tutela dei valori tradizionali legati all’alimentazione e la rassicurazione dei consumatori circa i cibi che comprano. La cosiddetta tracciabilità consiste proprio nel rendere esplicito quel legame. Ma realizzare la tracciabilità degli alimenti richiede una accumulazione di ricerche teoriche ed empiriche multidisciplinari e ad alto contenuto innovativo, che è esattamente il compito del nuovo Laboratorio». «Il C. Lab Agri – afferma Francesco Brizio – è soltanto la prima realizzazione concreta di una iniziativa più ampia a sostegno del tessuto imprenditoriale piemontese, che impegna il Csi-piemonte dal 2005, quando è stato avviato il progetto di una serie di laboratori tematici dedicati alla sperimentazione di prodotti e processi innovativi. E sono molto lieto che questa importante attività abbia il suo inizio ufficiale proprio a Cuneo, una città in cui il Consorzio è presente da ormai cinque anni, con una sede che opera proprio per l’innovazione del settore agricolo». .  
   
 

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