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Notiziario Marketpress di Giovedì 20 Settembre 2012
 
   
  LAVORO: LE AZIONI DELLA LOMBARDIA CONTRO LA CRISI

 
   
  Milano, 20 settembre 2012 - La situazione occupazionale in Lombardia resta difficile. Gli interventi messi in campo dalla Regione nei primi anni della crisi con tutte le parti sociali coinvolte nel Patto per lo Sviluppo hanno "aiutato la tenuta del tessuto sociale". Con l´approvazione della legge regionale n. 7 del 2012 (dedicata a crescita, sviluppo e occupazione) è iniziata una fase dedicata nello specifico alla crescita e allo sviluppo dell´occupazione, nella quale la contrattazione aziendale avrà un ruolo fondamentale per far crescere assieme produttività, salari e occupazione. E´ questo lo scenario disegnato dall´assessore regionale all´Occupazione e Politiche del lavoro Gianni Rossoni, nel suo intervento al convegno organizzato dalla Cisl su ´La riforma del lavoro alla prova della Lombardia´. All´incontro hanno partecipato anche, tra gli altri, Gigi Petteni (segretario generale Cisl Lombardia) e Pietro Ferri (docente Economia Politica all´Università di Bergamo). Negli ultimi 3 anni e mezzo, secondo Cisl Lombardia, sono 194.361 i lavoratori licenziati in Lombardia, mentre i disoccupati ufficiali, a metà 2012, ammontano a 344.000, ma va anche detto che, come ha ricordato Rossoni "nel primi 6 mesi del 2012 sono stati stipulati 700.000 nuovi contratti di lavoro, 52.000 in più di quelli cessati, a testimonianza di una certa dinamicità del mercato". Coinvolgimento Parti Sociali E Patto Per Lo Sviluppo - "Abbiamo la consapevolezza - ha detto l´assessore Rossoni - di trovarci in un momento particolare dove, oltre alla crisi, la competizione fra territori si gioca su fattori come il costo del lavoro e il basso tasso di burocrazia. La collaborazione su questi temi ha portato il coinvolgimento delle parti sociali nella stesura della legge regionale che prevede, come dice il suo titolo, ´Misure per la crescita lo sviluppo e l´occupazione´". Parternariato Per L´occupazione - "Con il finanziamento di azioni di reimpiego in parternariato - ha sottolineato Gianni Rossoni - siamo riusciti a far dialogare, sul territorio, datore di lavoro, parti sociali e Istituzioni, che, insieme, si fanno carico della gestione degli esuberi di un´azienda, coinvolgendo altri imprenditori del territorio. I risultati ottenuti in alcuni casi come la Indesit a Brembate e la Riello in Valtellina e i lavoratori dei treni notte ex Wagon Lits sono esempi concreti della efficacia della disponibilità e responsabilità di tutti". Modello Lombardo E Apprendistato - L´assessore Rossoni, rispondendo alla Cisl, ha voluto sottolineare che "le esperienze positive regionali di questi anni mostrano che sarebbe un errore ricentralizzare la gestione degli ammortizzatori sociali e delle politiche attive". "Uno strumento su cui occorre puntare - ha aggiunto - per favorire l´occupazione dei giovani è l´apprendistato, per cui è pronto un nuovo bando che facilita gli imprenditori e accompagna meglio il percorso professionale dei giovani". Patto Generazionale - "Stiamo lavorando, da oltre un mese, con Assolombarda - ha ricordato ancora l´assessore - per affrontare il problema del ´Patto Generazionale´. Noi vorremmo che, a ogni lavoratore prossimo alla pensione che decida di essere impiegato a part-time, possa corrispondere l´assunzione di un giovane, senza danneggiare la carriera pensionistica del lavoratore più anziano. Incentivi per l´assunzione di lavoratori disoccupati di lungo periodo o particolarmente svantaggiati sono inoltre in fase di avanzata progettazione.  
   
 

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