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Notiziario Marketpress di
Lunedì 24 Settembre 2012 |
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LOMBARDIA: FIAT,UN MINISTERO CHE NON PUÒ FUNZIONARE ŽLŽINDOTTO DELLŽAUTOMOTIVE A RISCHIO NELLE REGIONI DEL NORDŽ
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Ponte Lambro/Co, 24 settembre 2012 - ŽDavanti a una efficiente realtà come questa ci si deve confrontare con i dati della Cgia di Mestre, che dicono che abbiamo dato soldi pubblici a Fiat che se ne vuole andare. Fiat è un ministero che non può funzionareŽ. EŽ quanto affermato il 20 settembre da Andrea Gibelli, vice presidente e assessore allŽIndustria e Artigianato della Regione Lombardia, allŽinizio della 55a tappa di ŽAssessorato itineranteŽ, allŽazienda Fumagalli di Ponte Lambro in provincia di Como. Tutti Sbagliati Gli Investimenti Al Sud - ŽLŽazienda torinese - ha proseguito il vice presidente - ha investito nel Sud dŽItalia con un fondo senza fine, che, se avesse investito nelle automobili al Nord, avrebbe avuto aziende tali da renderla la più grande impresa automobilistica del mondo. Non lŽha fattoŽ. ŽNon saputo cogliere - ha proseguito Gibelli - tutte le esperienze e lŽintelligenza che ci sono nellŽindotto e oggi fa scelte dopo aver ottenuto dallo Stato più soldi di quelli che ha lasciato sul campo. Una lezione che i vertici della Fiat non hanno voluto seguireŽ. SullŽindotto Ora È Il Nord Che Rischia - ŽPer dimostrare questo, basta vedere i dati reali. La filiera italiana dellŽautomotive - ha detto ancora Gibelli - è costituita da 2.300 imprese, di cui 990 piemontesi, 490 lombarde e 250 emiliane, che producono 42 miliardi di fatturato e hanno alle dipendenze 169.000 addettiŽ. ŽNegli ultimi anni - ha aggiunto lŽassessore - la quota di indotto Fiat è diminuita rispetto allŽexport, mettendo a rischio 900 posti di lavoro e, in sostanza, unŽimpresa su 7 legata al colosso del Lingotto, con le province di Milano, Brescia, Varese e Como tra le più penalizzateŽ. |
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