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Notiziario Marketpress di Giovedì 15 Febbraio 2007
 
   
  IL VIAGGIO DI EVA 10 MARZO – 29 APRILE 2007 SAN DONATO

 
   
  Milanese, 15 febbraio 2007 - Chi sono oggi le donne? E soprattutto, come vengono viste dagli artisti? A due anni di distanza dalla rassegna “Perturbamenti”, incentrata sulla ricerca di alcune artiste nel corso degli anni sessanta e settanta, la Galleria d’Arte Contemporanea Cascina Roma di San Donato Milanese prosegue la sua stagione espositiva tornando a parlare di donne con l’esposizione collettiva “Il viaggio di Eva”, curata dalla critica e storica dell’arte Angela Madesani e dedicata allo sguardo sul femminile del nostro tempo, attraverso l’archetipo della donna, Eva. Eva non offre un’immagine statica. Si tratta, piuttosto di un’espressione dinamica, sottolineata dall’idea di viaggio. Viaggio verso la trasformazione all’interno e all’esterno, intima e pubblica. Una trasformazione sociale, politica, civile, in senso ampio, in un mondo come il nostro che sta mutando profondamente. E dunque una trasformazione nel ruolo, nella considerazione e nella consapevolezza, in cui entrano in gioco anche la sfera personale, intima. La mostra, che rimarrà aperta al pubblico dal 10 marzo al 29 aprile, cerca attraverso il lavoro di ventuno artiste e artisti che operano nell’ambito del nostro contemporaneo, di tracciare un ritratto della donna, del concetto di femminile. La pretesa non è quella di esaurire l’argomento ma piuttosto di porre dei quesiti, delle domande. Gli artisti invitati vengono da storie diverse e si esprimono con linguaggi che vanno dalla scultura al disegno, dalla pittura alla fotografia, dal video all’installazione. La rassegna è una dunque una sorta di indagine, in cui sarà il visitatore stesso a trarre, se vorrà, delle conclusioni. Lo sguardo è rivolto a donne e realtà diverse, dall’Italia all’Africa, dal Pakistan al Giappone. Donne comuni e donne straordinarie. Donne che lavorano e donne che riposano. Donne che piangono e donne che ridono. Sguardi differenti nei confronti di una realtà sempre più complessa. In mostra le donne africane della fotografa Paola Mattioli e le geishe di Camilla Micheli, ma anche le donne pakistane vessate e martoriate dei grandi fantocci di Maimoona Feroze Nana. Da molti anni Giorgia Madiai offre al femminile un’attenzione tutta particolare. Le sue donne sono obese, sfatte, ma anche bellissime. I video di Alessandra Filiberti sono dedicati alle ossessione del femminile: dal dimagrimento ostinato alla bellezza e all’eterna giovinezza. Così come Devis Venturelli dedica un video assai toccante alla vecchiaia e al disfacimento che opera sul corpo. Le donne di Mauro Ghiglione sono donne che soffrono per i dolori della vita, del parto, della guerra magari con le mani dilaniate dalle mine antiuomo. Ma le donne sono anche rappresentate dai i busti di creta colorata di Isabella Lagomarsino o quelle delle foto e dei video di Monica Biancardi. Nei suoi scatti Edward Rozzo si interessa invece alle donne che lavorano nella quotidianità, nella normalità. Le argentine naturalizzate italiane Ines Fontenla, Silvia Levenson e Florentia Martinez lavorano invece sul senso della perdita, del dolore, della nostalgia, della vessazione. La nostalgia, la malinconia sono al centro anche del lavoro di Lena Liv, artista russa di origine ebrea, che recupera immagini ready made e le trasforma in opere fortemente evocative. La donna di Beatrice Pasquali è invece una donna particolare, è Ada del romanzo di Nabokov, figura straordinaria e complessa il cui mondo è fatto di gioco, di simbolo e di metafora. Nei ritratti dal sapore tradizionale di Beppe Devalle è offerta un’immagine molto moderna della donna del nostro tempo con i suoi problemi e le sue versatilità. Infine la mostra propone gli autoritratti dell’israeliana Tarin Gartner, collocati in ambiti e situazioni complesse, le donne delicate e poetiche di Luca Barzaghi, siano esse bambine, ragazze o magari vecchie signore, o ancora i delicati disegni erotici di Nazzareno Guglielmi. .  
   
 

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