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Notiziario Marketpress di Giovedì 15 Febbraio 2007
 
   
  UNA RICERCA DELLA TUCK SCHOOL OF BUSINESS DENUNCIA GLI OSTACOLI ALLA SCALATA DELLE DONNE AI POSTI DIRETTIVI

 
   
  Milano, 15 Febbraio 2007 - Un’accurata ricerca condotta da due docenti della Tuck School of Business a Dartmouth - Constance Helfat et Paul J. Wolfson – in collaborazione con Dawn Harris della Loyola University di Chicago, rivela le cause del numero ridotto di donne ai vertici direttivi delle maggiori aziende internazionali: l’assenza sarebbe dovuta alla debole rappresentanza femminile già nella fascia manageriale delle prime linee. Secondo lo studio, pressochè la metà delle grandi aziende americane non ha alcuna donna nei principali posti ai vertici direttivi. I ricercatori hanno preso in esame i più alti scalini gerarchici di un migliaio delle maggiori società basate negli Stati Uniti (ivi incluse molte multinazionali) per valutare il numero di donne che potrebbero potenzialmente raggiungere i vertici delle società. Dietro la rivelazione della completa assenza di donne dirigenti nel 48% delle maggiori aziende americane, lo studio ha trovato che esse non sono che una presenza prettamente simbolica nel resto delle altre aziende: solo il 7,2% ha più di due donne nelle alte cariche, e un mero 2,6% ne ha più di tre. Sulle basi della ricerca, gli autori stimano che la proporzione di donne Ceo crescerà nel livello attuale all’incirca solo fra l’1,7% e il 4,9% entro il 2010 e del 6,2% entro il 2016. I ricercatori di Tuck sottolineano che, anche se il 6,2% è più del triplo della percentuale attuale, questo non deve apparire troppo impressionante, se si considera che nel 2016 saranno trascorsi quasi 40 anni dall’ingresso delle donne nelle file dei management aziendali. Il numero delle donne in ruoli dirigenziali varia visibilmente a seconda del settore d’attività. Alcune cifre sono prevedibili: presenza molto debole nel settore del trasporto su strada (3,8%); la percentuale è leggermente più elevata nell’industra cosmetica(13,4). Le sorprese positive arrivano dal settore informatico (13. 4%) e dalle spedizioni (15. 7%), mentre, all’opposto, è la rappresentanza nel settore della produzione del mobile (4. 2%). I risultati, supportano l’impressione diffusa che le donne sono sottorappresentate nelle posizioni finanziarie, ma, contrariamente all’opinione comune, sono molto presenti nella contabilità, nelle professioni legali e si stanno facendo largo nei posti di strategia ed information technology. .  
   
 

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