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Notiziario Marketpress di Lunedì 24 Settembre 2012
 
   
  UE - CAPPELLACCI, AFFRONTARE CAMBIAMENTI CLIMATICI PORTA BENEFICI, NON COSTI; MASSIMA

 
   
   Pescara, 24 Settembre 2012 – Iniziava il 21 settembre con l´illustrazione di un parere sui cambiamenti climatici e le aree costiere il mandato del governatore Ugo Cappellacci come presidente della Commissione Enve. "La risposta europea ai cambiamenti climatici - ha spiegato il Presidente -, spesso considerata dal punto di vista dei costi, deve essere esaminata anche e soprattutto per i benefici che può determinare per le nostre comunità. Le Regioni costiere risentono dei cambiamenti climatici in maniera particolare, con conseguenze che richiedono interventi di tutela degli habitat naturali e della biodiversità. In questo senso, basti pensare all’innalzamento del livello del mare che espone le coste e in particolare le isole ad una molteplicità di fenomeni negativi quali inondazioni, erosione, intrusione salina nelle falde, perdita di servizi degli ecosistemi e di habitat importanti come le zone umide. Per il Comitato delle Regioni - ha aggiunto Cappellacci - questa è un’occasione importante per richiamare sia a livello globale che europeo la dimensione locale dell’adattamento climatico ed il ruolo essenziale che gli enti locali e regionali svolgono nell’affrontare il fenomeno, anche e soprattutto in vista della preparazione da parte della Commissione europea della ´Strategia di Adattamento ai Cambiamenti Climatici´, attesa per il prossimo marzo, e dei lavori della 18/a sessione della Conferenza delle Parti (Cop18) della Unfccc (Convenzione Quadro sui Cambiamenti Climatici delle Nazioni Unite), che si terrà a Doha il prossimo Novembre". "Gli effetti di questi cambiamenti sono già in atto e dobbiamo quindi aumentare la nostra capacità di fronteggiarli per evitare ulteriori danni agli ecosistemi, alle infrastrutture e alla salute umana. Occorrono - ha aggiunto - strumenti finanziari adeguati per attrarre investimenti direttamente sul territorio e misure che siano sufficientemente flessibili per tener conto delle specificità locali, delle forti differenze regionali sia in termini di impatto che di costi dei danni e delle soluzioni di adattamento. Come è evidente - ha concluso il Presidente - nel caso delle isole dove gli interventi sono più onerosi a causa delle peculiarità geografiche e richiedono una risposta adeguata da parte delle Istituzioni nazionali e comunitarie".  
   
 

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