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Notiziario Marketpress di Giovedì 15 Febbraio 2007
 
   
  SCAMBI COMMERCIALI PIÙ FACILI ALL’INTERNO DELL’UE LA COMMISSIONE EUROPEA PROPONE UN PACCHETTO DI MISURE

 
   
   Bruxelles, 15 febbraio 2007 - Rafforzare e rendere più efficiente il mercato interno dei beni. Questo è l’obiettivo del nuovo pacchetto di misure, presentato oggi dalla Commissione, attraverso il quale diventerà più facile per le aziende - soprattutto quelle di piccole e medie dimensioni - commercializzare i propri prodotti nell’Ue, osservando, al contempo, elevati standard di sicurezza e qualità. Per quanto riguarda il mercato dei beni industriali, già soggetti alla legislazione Ue, è previsto per esempio un meccanismo di sorveglianza basato sul sistema già attivo relativamente ai beni di consumo. Inoltre, forte accento si pone sulla necessità di rafforzare ulteriormente la cooperazione tra gli organismi nazionali di accreditamento nonché su nuove regole volte ad aumentare la fiducia di produttori e consumatori nel marchio Ce. Un quadro legislativo comune, avente alla base definizioni e procedure comuni per il commercio di beni industriali, diventerà un utile strumento per la futura legislazione settoriale. Queste misure avranno ripercussioni su 22 settori industriali con un volume d’affari complessivo pari a 1500 miliardi euro l’anno. Inoltre il pacchetto propone miglioramenti concernenti gli scambi di beni che non rientrano nell’attuale legislazione comunitaria e che rappresentano attualmente circa un quarto del commercio intraeuropeo di beni manifatturieri. Il problema con cui molte aziende fanno i conti oggi consiste nei diversi standard tecnici adottati dagli Stati membri. La Commissione propone quindi l’obbligo per le autorità di un paese membro di giustificare la decisione di non ammettere nel proprio mercato un prodotto, nel caso in cui quest’ultimo sia legalmente commercializzato sul territorio di un altro Stato membro. Gli obiettivi dell’ambiziosa proposta sono chiaramente delineati nelle dichiarazioni del vice presidente della Commissione e commissario per le imprese e l’industria Günter Verheugen, nel cui portafoglio rientra anche il mercato interno dei beni. Secondo Verheugen, infatti, “il mercato interno rappresenta uno degli strumenti più efficaci per promuovere crescita e occupazione nell’Ue. Miglioramenti sono ancora possibili nel settore della libera circolazione delle merci. Ecco perché propongo di alleggerire le industrie, dando maggiori responsabilità alle rispettive autorità nazionali”. Tutto questo, ovviamente, garantendo massima tutela per i consumatori. Per il commissario Verheugen, “la maggiore libertà di commerciare in Europa deve essere controbilanciata da crescenti responsabilità e capacità di gestione dei rischi”. Pertanto, i punti salienti della proposta della Commissione sono: Potenziamento e modernizzazione delle condizioni di commercializzazione sicura di un’ampia gamma di prodotti industriali all’interno dell’Ue, inclusa la creazione di un meccanismo di sorveglianza per proteggere i consumatori dai prodotti pericolosi, inclusi quelli importati da paesi terzi. Maggiore fiducia nei prodotti commercializzati nell’Ue anche attraverso un’ampia sensibilizzazione sul significato e la tutela del marchio Ce. Procedure più vincolanti ed efficaci per rendere più facile la commercializzazione di prodotti in altri paesi membri, diversi da quello d’origine. Questo è anche uno dei punti più articolati della proposta. La ragione sta nel fatto che l’eccessivo numero di regole tecniche nazionali aumenta i costi amministrativi e grava sulle imprese in termini di accertamento dei requisiti. Questo riguarda una lunga serie di prodotti: da quelli alimentari (pasta, pane, ecc. ) ai prodotti edili ed alcuni metalli preziosi. Ecco perché la Commissione propone di avviare una nuova procedura di cooperazione tra le autorità nazionali e gli operatori economici, basata sul principio di accettazione di un prodotto quando esso è già in vendita in un altro Stato membro. In secondo luogo, qualora lo Stato decidesse di non concedere accesso al proprio mercato, esso dovrà giustificare tale decisione, assumendosi così l’onere della prova. Infine, si prevede l’istituzione nei paesi dell’Ue di Punti di contatto “Prodotti” (Product Contact Points), la cui funzione sarà quella di prestare assistenza ai produttori che incontrano difficoltà e restrizioni agli scambi. Informare i cittadini europei sulle regole comunitarie in materia di immatricolazione dei veicoli provenienti da altri Stati membri. Nonostante la legislazione abbia facilitato negli ultimi anni in maniera sostanziale la vita dei consumatori, questi ricorrono raramente all’acquisto di un veicolo fuori dai confini del proprio paese, a causa delle pesanti procedure amministrative. Questo pacchetto di misure, presentato dalla Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio, mira a sancire un ulteriore passo avanti verso il completamento del mercato interno nel Xxi secolo. .  
   
 

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