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Notiziario Marketpress di Mercoledì 26 Settembre 2012
 
   
  BASILICATA, SERVIZIO IDRICO NEI CONTI PUBBLICI: BENE RAPPORTO SPESA-SERVIZI

 
   
  Potenza, 26 settembre 2012 - La scelta di dare vita al Servizio idrico integrato (Sii) della Basilicata è un punto di forza del processo di decentramento delle funzioni sul territorio. L’impegno istituzionale e le azioni economiche messe in campo dalla Regione Basilicata, in un decennio di vita del Sii, trovano un riscontro positivo nella forbice tra flussi finanziari pubblici immessi e ritorno in termini di servizi. Tanto resta ancora da fare sul fronte delle infrastrutture idriche al fine di ottimizzare i consumi d’acqua e di arginare la perdita nelle reti di distribuzione, ma gli obiettivi fissati di potenziare complessivamente le infrastrutture entro i prossimi anni sono raggiungibili. È questa l’analisi affidata al rapporto “L’italia secondo i conti pubblici territoriali” dal Nucleo regionale della Basilicata che rileva i valori di spesa e di entrata di tutti i soggetti che operano sul territorio regionale appartenenti al Settore Pubblico Allargato. La monografia, che contiene un focus particolare sul Servizio idrico integrato della Basilicata, è stata presentata stamattina nella Sala Inguscio della Regione Basilicata da Mariella Volpe e Maria Grazia Delleani, rispettivamente responsabili del Sistema dei conti pubblici territoriali e del Nucleo Ctp della Regione Basilicata. Gli effetti del decentramento nel servizio idrico integrato, invece, sono stati oggetto di una specifica tavola rotonda alla quale hanno partecipato il direttore generale del dipartimento della Giunta Angelo Pietro Paolo Nardozza, il presidente di Acquedotto Lucano Rosa Gentile, il commissario dell’Aato Servizio Idrico Angelo Nardozza, e l’amministratore unico di Acquedotto Pugliese Ivo Monteforte. In un sistema giovane qual è appunto il Servizio idrico integrato lucano, inevitabilmente investito da luci ed ombre, il rapporto evidenzia i punti di forza nella scelta di dare vita a una rete integrata di enti (Autorità d’ambito, Autorità di bacino, Acquedotto lucano e Acqua Spa) che ha portato a una serie di risultati misurabili in termini di servizi e opere. Tra gli esiti più importanti registrati dall’indagine risulta che la Basilicata ha raggiunto l’80,5% di acqua potabilizzata rispetto a quella prelevata, dato inferiore solo alla Sardegna (dati censimento Istat delle acque dati 2008). I dati quantitativi del censimento delle acque messi in relazione con quelli della spesa per il Sii rilevano che l’aumento della spesa corrente e di quella in conto capitale determina comunque un incremento della quota di popolazione servita a differenza di quello che accade in altre regioni. Sul versante delle opere, assume particolare rilievo il programma di conturizzazione delle utenze idriche che, approvato dal Cipe alla fine del 2004 e avviato in una prima fase tra Potenze e la Val d’Agri solo per le utenze agricole, una volta a regime consentirà di ottenere un corretto uso della risorsa, fornendo istantaneamente dati sul consumo idrico grazie alla rilevazione a distanza dei dati delle erogazioni civili, industriali ed irrigue presenti sul territorio regionale. Il rapporto dei Conti Pubblici Territoriali fornisce anche delle indicazioni per ottimizzare il rapporto spesa-servizi resi alla popolazione, sollecitando nuovi investimenti, a valere sul Programma operativo regionale, per l’ulteriore ammodernamento e costruzione delle reti idriche e fognarie, con l’obiettivo di ridurre le perdite e migliorare la qualità delle acque di depurazione. Resta aperto l’aspetto, più complesso, legato al sistema di approvvigionamento e distribuzione della risorsa idrica per la Basilicata e per le regioni limitrofe.  
   
 

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