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Notiziario Marketpress di Giovedì 27 Settembre 2012
 
   
  AGRICOLTURA GIRO DI VITE SU TERRENI INCOLTI E ABBANDONATI, REGIONE LIGURIA A PROPRIETARI: STOP A DEGRADO E SITUAZIONI DI PERICOLO O VERRANNO ASSEGNATI A CHI VUOLE COLTIVARLI LA NORMA ANTICIPATA DAL DOCUMENTO CONCLUSIVO DELLA CONFERENZA AL PALAZZO DELLA BORSA

 
   
  Genova - Giro di vite della Regione Liguria in difesa del territorio agricolo e boschivo. Il documento sulle iniziative urgenti a sostegno del comparto approvato oggi in chiusura della Conferenza Regionale dell’Agricoltura, conferma il prossimo varo di una legge sulla “governance” del territorio, annunciata ieri dall’assessore Giovanni Barbagallo. Un provvedimento che punterà a recuperare i terreni incolti e abbandonati , ma anche a sostenere l’avvio di iniziativa ad hoc per il riordino e la ricomposizione fondiaria. Percorso non facile, per una regione come la Liguria, con appena il 10% di terre realmente coltivabili e un diffuso spezzettamento delle proprietà. “L’idea di fondo del provvedimento sarà il principio della responsabilità nei confronti del territorio, ha spiegato Barbagallo. E al riguardo il documento approvato è netto. “Tutti coloro che, a qualsiasi titolo, si trovino nella disponibilità di terreni agricoli o forestali sono tenuti a verificarne periodicamente lo stato di conservazione nonchè a provvedere ad adottare ogni precauzione utile a evitare che eventuali condizioni di incuria e degrado possano cagionare situazioni di pericolo per l’incolumità delle persone e per l’integrità del territorio” Conclusioni: “Se questo non avverrà, scatterà l’esigenza di recuperare i terreni sottratti all’incuria e all’abbandono per destinarli a usi agroforestali sufficientemente remunerativi giustificare gli sforzi richiesti. La Liguria è ricoperta per il 70% da boschi ed è, insieme con il Trentino, la Regione italiana con più superficie boscata - 375 mila ettari - rispetto a quella totale. Fra le iniziative, a favore dell’agricoltura contenute nel documento, oltre alla ricomposizione fondiaria per aumentare la superficie media delle aziende, sono indicate la salvaguardia del suolo fertile, tramite l’introduzione vincoli specifici nella pianificazione urbanistica che rendano impossibile l’ulteriore consumo di terreno, la riduzione dei consumi energetici la costituzione di reti tra imprese per affrontare al meglio le sfide dell’internazionalizzazione, l’adozione di strumenti assicurativi idonei ad incontrare le esigenze degli operatori agricoli della Liguria, la rimozione dei vincoli burocratici”.  
   
 

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