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Notiziario Marketpress di Mercoledì 26 Settembre 2012
 
   
  MISURARE E GESTIRE L’INTEGRAZIONE NEI PICCOLI COMUNI

 
   
  Aosta, 26 settembre 2012 - Come gestire e governare i cambiamenti demografici nelle zone di montagna? A questa domanda ha cercato di rispondere il progetto Demochange, cofinanziato dal Programma Spazio Alpino 2007-2013. La Regione Valle d’Aosta, con l’Osservatorio economico e sociale è uno dei partner dell’iniziativa che vede coinvolti, oltre all’Italia, la Germania, l’Austria, la Slovenia e la Svizzera. Il progetto, in particolare, ha analizzato alcune problematiche che contraddistinguono la popolazione nelle diverse regioni montane dello Spazio alpino. La Valle d’Aosta ha puntato l’attenzione sul fenomeno immigratorio. Il 21 settembre scorso, nella sala di Palazzo regionale, si è svolta una conferenza pubblica dal titolo Definire, misurare e gestire l’immigrazione nei piccoli comuni, nel corso della quale sono stati presentati alcuni dei risultati del progetto Demochange. Augusto Rollandin, Presidente della Regione autonoma Valle d’Aosta - Il Convegno vuole mettere in evidenza le preoccupazioni che tutte le comunità hanno, in particolare quelle piccole, per monitorare il sistema e fare il possibile perché chi viene nelle nostre terre sia accolto nel modo più dignitoso e abbia la possibilità di esprimersi e di collaborare nella legalità. Noi crediamo che questi fenomeni debbano essere affrontati con questo spirito e visti come un’occasione, un’opportunità per tutta la comunità. Sono tempi in cui non dobbiamo guardar con l’occhio di chi vuole escludere ma con quello di chi vuole integrare, di chi vuole capire e accogliere, e vogliamo essere nella condizione di aiutare questa integrazione che è importante e che la Valle d’Aosta ha visto già da tempo essere fruttuosa. L’appuntamento è stato l’occasione per approfondire il tema dell’immigrazione nei piccoli comuni di montagna, sul quale esistono pochi contributi scientifici. Dario Ceccarelli, Capo dell’osservatorio regionale economico e sociale - Gli obiettivi generali del progetto erano di monitorare i cambiamenti demografici nelle aree alpine, guardandoli come opportunità, quindi anche come una sfida, e non come un vincolo, perché come è noto i grandi cambiamenti demografici, in particolare nelle aree montane, possono essere limitanti dello sviluppo locale. L’idea del progetto era di collegare questi cambiamenti alle politiche di programmazione, di pianificazione anche urbanistica del territorio, realizzando azioni pilota, anche con l’aspetto di concretezza, nei singoli territori. I vari partner, che sono 13 e che provengono da Italia, Austria, Svizzera, Germania e Slovenia, hanno realizzato diverse azioni pilota. La nostra ha puntato al fenomeno dell’immigrazione, in particolare all’integrazione degli immigrati nella nostra società perché riteniamo che sia uno degli aspetti di grande cambiamento della nostra società. Nell’ambito del progetto, la Valle d’Aosta ha lavorato alla creazione di un sistema di monitoraggio in grado di rilevare le dinamiche di integrazione degli immigrati. Il progetto “Servizi, sensori dell’integrazione degli immigrati” è stato elaborato dal Forum internazionale ed europeo di ricerche sull’immigrazione. Irene Ponzo del Forum internazionale ed europeo di ricerche sull’immigrazione - Una piattaforma online che raccoglie dati dei servizi regionali, li sistematizza, li elabora ed è pensata per essere un supporto per la progettazione di politiche e per il loro monitoraggio. Contenendo i dati dei servizi, che naturalmente sono dati aggregati, del tutto anonimi, è possibile monitorare l’utenza, capire quanta parte di essa è immigrata e quanta è autoctona e questa è una differenza importante. C’è infatti una popolazione straniera, quella dei paesi a cosiddetto sviluppo avanzato, e pensiamo ai paesi dell’Europa occidentale, come la Francia, che, nel caso della Valle d’Aosta, è una presenza importante che non va confusa con la popolazione che viene dai paesi a forte pressione immigratoria, da cui si parte con motivazione e risorse del tutto differenti.  
   
 

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