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Notiziario Marketpress di Mercoledì 26 Settembre 2012
 
   
  QUASI UN BAMBINO SU 10 È AFFETTO DA ASMA PERCHÉ VIVE VICINO A UNA STRADA TRAFFICATA UNO STUDIO AMERICANO CONFERMA LA CORRELAZIONE TRA ALTI LIVELLI DI TRAFFICO E QUESTA ED ALTRE PATOLOGIE

 
   
  Lecce, 26 settembre 2012 - Uno studio della University of Southern California pubblicato di recente non ha dubbi e conferma ipotesi già percepite dai più: ossia che quasi un bambino su 10 è affetto da asma perché vive vicino a una strada trafficata. I ricercatori hanno verificato che i giovani ammalati che vivono nelle vicinanze di aree ad alto traffico stradale hanno anche maggiori probabilità di sviluppare asma grave e quindi di essere ricoverati a causa della loro condizione. Gli studiosi che hanno partecipato alla ricerca hanno evidenziato che i risultati allarmanti da essi pubblicati hanno dimostrato che l´impatto potenzialmente fatale dell´inquinamento atmosferico è stato sino ad oggi troppo sottovalutato. I medici dell’University of Southern California hanno preso in esame gli effetti dell´inquinamento atmosferico su bambini affetti da asma che vivono a Los Angeles. Utilizzando misurazioni dell’inquinamento aria su scala regionale per stimare l´esposizione all´inquinamento stradale, hanno scoperto che l´8% dei bambini che hanno sviluppato l´asma ha vissuto o vive a 75 metri da una strada trafficata. E hanno rintracciato nell’aria inquinanti nocivi quali biossido di azoto e l´ozono, che contribuiscono ad aggravare l´asma ma hanno evidenziato che stanno emergendo anche prove che altre malattie possono essere causate o aggravate dall´inquinamento atmosferico urbano, tra cui l´aterosclerosi, il cancro del polmone, le malattie polmonari ostruttive croniche e disturbi neurologici. È chiaro che, alla luce di tali dati che come detto, confermano alcune evidenze già note, non si può pretendere di vivere tutti in campagna o nelle periferie meno trafficate. Ma Giovanni D’agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti” evidenzia come siano fondamentali le politiche di abbattimento del traffico e dello smog nei centri urbani che a lungo termine comportano una sostanziale riduzione dei costi sociali connessi alle patologie determinate da questi pericolosi fattori. È in tali direzioni che sia i governi cittadini che quelli nazionali su più ampia scala possono fare ancora tanto per la salute dei propri cittadini.  
   
 

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