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Notiziario Marketpress di Mercoledì 26 Settembre 2012
 
   
  DOMANDE FREQUENTI SUL MULTILINGUISMO E L´APPRENDIMENTO DELLE LINGUE

 
   
  Bruxelles, 26 settembre 2012 - Che cosa significa "multilinguismo"? · La capacità di parlare correntemente più lingue; · una politica che prevede che un´organizzazione, una società o un´istituzione utilizzi più lingue per la comunicazione interna e/o esterna. Quali sono le lingue ufficiali dell´Ue? Le 23 lingue ufficiali delle istituzioni dell´Unione europea sono: bulgaro, spagnolo, ceco, danese, tedesco, estone, greco, inglese, francese, irlandese, italiano, lettone, lituano, ungherese, maltese, neerlandese, polacco, portoghese, rumeno, slovacco, sloveno, finlandese e svedese. Chi decide le lingue ufficiali dell´Ue? Il Consiglio dell´Unione europea, in cui tutti gli Stati membri dell´Ue sono rappresentati, decide all´unanimità sulle lingue ufficiali. Prima di aderire all´Ue, ciascun futuro Stato membro stabilisce quale lingua o quali lingue intende usare come lingue ufficiali ai fini dell´Ue. Qualsiasi modifica successiva, come l´aggiunta o l´eliminazione di una lingua ufficiale, deve essere approvata all´unanimità da tutti gli Stati membri. Quante lingue regionali sono parlate negli Stati membri? Nell´unione europea si contano circa 60 lingue regionali e minoritarie e oltre 175 lingue parlate dagli immigrati. Qual è lo status delle lingue regionali nelle istituzioni dell´Ue? Il Consiglio dell´Ue ha deciso che alcune lingue, che sono riconosciute nella costituzione di uno Stato membro ma che non sono la lingua ufficiale del paese ai fini dell´Ue, possono essere usate in riunioni ufficiali e documenti dell´Ue. Un accordo sull´uso del basco, del catalano e del galiziano nei documenti è stato concluso tra le istituzioni dell´Ue e il governo spagnolo. Il governo del Regno Unito ha un accordo analogo per quanto riguarda l´uso del gallese e del gaelico scozzese. In questi casi, le traduzioni vengono fornite dal governo dello Stato membro interessato, come e quando necessario, a proprie spese. L´interpretazione da (ma non verso) il basco, il catalano/il valenziano/la lingua baleare e il galiziano è fornita, a richiesta, per alcune formazioni del Consiglio con i rappresentanti regionali, nonché nelle riunioni plenarie del Comitato delle regioni e del Comitato economico e sociale europeo. Il costo dell´interpretazione è a carico dello Stato membro. Le autorità gallesi e scozzesi hanno un accordo analogo. Il diritto dell´Ue protegge l´uso delle lingue? I diritti e gli obblighi dell´Ue per quanto riguarda le lingue sono disciplinati dal diritto europeo. Il trattato sull´Unione europea (articolo 3) e la Carta dei diritti fondamentali dell´Unione europea (articoli 21 e 22) vietano ogni discriminazione fondata sulla lingua e stabiliscono che l´Unione rispetta la diversità culturale. Il primo regolamento comunitario, approvato nel 1958, impone alle istituzioni comunitarie di tradurre la legislazione in tutte le lingue ufficiali dell´Ue e di rispondere alle domande dei cittadini nella lingua della domanda (articolo 2 e articoli 20 e 24 del trattato sul funzionamento dell´Unione europea). L´ue prevede di ridurre il numero di lingue ufficiali? No. Il sistema attuale è operativo nell´interesse della democrazia, della trasparenza e della responsabilità. Nessuno Stato membro è disposto a rinunciare alla propria lingua e i paesi candidati desiderano che le loro lingue siano aggiunte all´elenco delle lingue ufficiali. Talvolta si è proposto di adottare un´unica lingua per l´Ue, tuttavia, ciò non sarebbe democratico in quanto impedirebbe alla maggior parte dei cittadini dell´Ue di comprendere cosa viene fatto a loro nome e ridurrebbe l´assunzione di responsabilità. Perché la Commissione europea promuove il multilinguismo? Perché desidera: 1) promuovere il dialogo interculturale e una società più inclusiva; 2) aiutare i cittadini dei 27 Stati membri a sviluppare il senso di appartenenza all´Unione; 3) creare opportunità di studio e di lavoro all´estero e 4) aprire nuovi mercati per le imprese dell´Ue che competono su scala mondiale. In breve, qual è l’obiettivo delle politiche linguistiche dell´Ue? Le politiche linguistiche dell´Ue mirano a tutelare la diversità linguistica e a promuovere la conoscenza delle lingue per motivi di identità culturale, integrazione sociale e perché chi conosce più lingue può più facilmente cogliere le opportunità formative e lavorative nel mercato unico. L´obiettivo è un´Europa in cui tutti i cittadini apprendono almeno due lingue oltre alla propria lingua madre fin dalla tenera età. L´obiettivo "lingua madre + 2" è stato fissato dai capi di Stato e di governo dell´Ue in occasione del vertice di Barcellona del marzo 2002. Qual è il ruolo della traduzione e dell´interpretariato? Il ruolo dei servizi di traduzione e interpretariato dell´Unione europea è sostenere e rafforzare il multilinguismo nell´Ue e contribuire ad avvicinare le politiche dell´Unione ai cittadini. Informare i cittadini, in particolare sui loro diritti e obblighi a norma del diritto dell´Ue, e comunicare con loro in tutte le lingue ufficiali è essenziale per la legittimità, la trasparenza, la responsabilità e l´efficienza dell´Ue. Ogni documento Ue è tradotto in tutte le lingue ufficiali? No. I documenti sono tradotti secondo le priorità, che dipendono dai destinatari e dalla finalità. La legislazione e i documenti di importanza o interesse rilevante per il pubblico sono tradotti in tutte le 23 lingue ufficiali. Altri documenti (ad esempio, la corrispondenza con le autorità nazionali e le decisioni destinate a determinati soggetti) sono tradotti solo nelle lingue necessarie. Per le proprie attività interne la Commissione europea usa tre lingue procedurali: inglese, francese e tedesco. I membri del Parlamento europeo ricevono i documenti di lavoro nella propria lingua. E i siti web? È sempre più importante utilizzare Internet per informare i cittadini in merito alle attività dell´Ue e ai vantaggi che se ne possono trarre. Per quanto riguarda i siti web della Commissione, non vi è alcun obbligo giuridico di tradurre ogni pagina in tutte le lingue ufficiali. Tuttavia, nei suoi siti, la Commissione fornisce quante più informazioni possibili nel maggior numero di lingue possibili. Qual è il costo della traduzione e dell´interpretariato nelle istituzioni dell´Ue? Il costo complessivo della traduzione e dell´interpretariato in tutte le istituzioni dell´Ue (Commissione europea, Parlamento europeo, Consiglio, Corte di giustizia dell´Unione europea, Corte dei conti, Comitato economico e sociale europeo e Comitato delle regioni) ammonta a circa 1 miliardo di euro l´anno. Ciò corrisponde a meno dell´1% del bilancio dell´Ue, poco più di 2 euro a cittadino. La Commissione europea annovera circa 3 000 traduttori e interpreti tra i suoi dipendenti. Quale lingua è la più importante? Tutte le lingue sono considerate ugualmente importanti. La lingua dell´Ue con il maggior numero di cittadini madrelingua è il tedesco. Tuttavia, esso non è molto utilizzato al di fuori della Germania e dell´Austria. Le lingue dell´Ue più utilizzate nel mondo sono l´inglese e lo spagnolo, ma la maggior parte dei madrelingua non risiede in Europa. L´inglese è la seconda lingua più conosciuta nell´Ue, tuttavia studi recenti rivelano che, ancora oggi, meno della metà della popolazione dell´Ue conosce l´inglese abbastanza bene da essere in grado di comunicare in questa lingua. Il francese è la lingua ufficiale o una delle lingue ufficiali di tre Stati membri (Belgio, Francia e Lussemburgo), è parlato in molte parti del mondo e insegnato in molte scuole nell´Ue, ma è molto più conosciuto nell´Europa meridionale e occidentale che a nord o a est del continente. Un´unica lingua per tutti sarebbe una soluzione? L´idea che un´unica lingua potrebbe soddisfare tutte le esigenze linguistiche è troppo semplicistica. Talvolta il latino o l´esperanto sono indicate come unica lingua paneuropea che l´Ue dovrebbe adottare. Tuttavia, poiché quasi tutti i cittadini dell´Ue dovrebbero imparare l´una o l´altra da zero, questa soluzione sarebbe altrettanto difficile e non particolarmente utile nelle relazioni con il resto del mondo. Formare gli insegnanti e insegnare una nuova lingua a 500 milioni di europei richiederebbe molto tempo e risorse. Per questo motivo l´impegno della Commissione europea a favore del multilinguismo promuove la diversità piuttosto che l´uniformità. Se imparo le lingue, che cosa ci guadagno? In periodi di aumento della disoccupazione e di prospettive economiche difficili, la capacità di utilizzare e di capire le lingue straniere è un valore aggiunto e una competenza fondamentale ai fini dell´occupabilità, della crescita e dell´occupazione. Per questo motivo i capi di Stato e di governo dell´Ue nel 2002 hanno convenuto che almeno due lingue straniere dovessero essere insegnate fin dalla tenera età. Quale sostegno fornisce l´Ue per aiutare le persone ad imparare le lingue all´estero? L´apprendimento delle lingue all´estero può giocare un ruolo nella ripresa delle nostre economie e nello sviluppo di una società più coesa su scala europea. Tutti i cittadini dell´Ue dovrebbero poter sviluppare maggiori competenze linguistiche, aprirsi a culture diverse e scoprire le opportunità offerte dall´Unione e dal mercato globale. Il programma di apprendimento permanente dell´Ue stanzia circa 50 milioni di euro l´anno per sensibilizzare l´opinione pubblica sull´importanza delle conoscenze linguistiche, per promuovere l´accesso alle risorse per l´apprendimento delle lingue e sviluppare i materiali per l´apprendimento e l´insegnamento delle lingue. L´apprendimento delle lingue e la diversità linguistica sono tra le priorità del programma "Erasmus per tutti" per il 2014-2020. Si prevede che il nuovo programma, attualmente in fase di discussione al Consiglio e al Parlamento europeo, aumenterà sensibilmente i finanziamenti per l´acquisizione e lo sviluppo delle competenze linguistiche. Le lingue sono importanti per le imprese? Sì, perché è utile conoscere la lingua del cliente. Nel 2006 è stato realizzato uno studio per la Commissione europea con l´obiettivo di valutare il costo della mancanza di competenze linguistiche per le imprese dell´Ue. Lo studio ha dimostrato che le vendite all´esportazione delle Pmi che avevano investito nelle competenze linguistiche del proprio personale o che avevano una strategia linguistica erano del 44,5% superiori a quelle delle imprese che non avevano realizzato nessuno di questi investimenti. Che cosa pensano i cittadini europei delle lingue? Secondo un sondaggio Eurobarometro sull´atteggiamento dei cittadini dell´Ue nei confronti del multilinguismo e dell´apprendimento delle lingue straniere, pubblicato nel giugno 2012, quasi nove cittadini dell´Ue su dieci ritengono che la capacità di parlare le lingue straniere sia molto utile e il 98% dichiara che la conoscenza delle lingue sia un bene per il futuro dei propri figli. Gli europei sono assolutamente consapevoli dei vantaggi del multilinguismo: il 72% condivide questo obiettivo e il 77% ritiene che dovrebbe essere una priorità; il 53% utilizza le lingue sul lavoro e il 45% ritiene di avere ottenuto un posto di lavoro migliore nel proprio paese grazie alle sue conoscenze linguistiche. Gli europei sanno usare le lingue e quanto? Secondo il sondaggio Eurobarometro 2012, il numero di cittadini europei che dichiara di essere in grado di comunicare in una lingua straniera è calato leggermente, dal 56% al 54%, rispetto all´ultima indagine sul multilinguismo del 2005. Nel corso di un altro studio della Commissione europea, la prima indagine europea sulle competenze linguistiche, si sono sottoposti a prove linguistiche gli adolescenti di 14 paesi europei. Lo studio ha concluso che solo il 42% di essi è competente nella propria prima lingua straniera e solo il 25% nella seconda. Un numero significativo di giovani, il 14% nel caso della prima lingua straniera e il 20% nel caso della seconda, non raggiunge nemmeno il livello di "utente di base". La percentuale di studenti competenti nella propria prima lingua straniera va dall´82% a Malta e in Svezia (dove l´inglese è la prima lingua straniera) a solo il 14% in Francia (tra chi studia l´inglese) e il 9% nel Regno Unito (tra chi studia il francese). Internet ha stimolato le persone a migliorare le proprie competenze "passive" di lettura e di ascolto in lingue straniere. Il numero di cittadini europei che utilizzano regolarmente le lingue straniere su Internet, ad esempio sui media sociali, è aumentata di 10 punti percentuali, passando dal 26% al 36%. Il paese più multilingue dell´Ue è il Lussemburgo, dove il 99% dei cittadini parla almeno una lingua straniera. Chi è il poliglotta per eccellenza nella Commissione europea? Ioannis Ikonomou, traduttore della Commissione europea, parla 32 lingue. Ioannis è nato a Iraklio, Creta, ha studiato linguistica all´università di Salonicco e poi ha ottenuto un master in lingue e culture medio-orientali alla Columbia University negli Usa. Ioannis lavora alla Commissione dal 2002 e sarà uno dei relatori della conferenza sul multilinguismo in Europa che si terrà questa settimana a Cipro.  
   
 

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