Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Giovedì 27 Settembre 2012
 
   
  CALABRIA: SU RIFORMA AFOR SCRITTA BRUTTA PAGINA

 
   
  Catanzaro, 27 settembre 2012 - “Rubando il mestiere alle opposizioni, che evidentemente sono ritenute incapaci di infliggere sconfitte al Governatore, parte del sindacato calabrese smette i panni di organizzazione rappresentativa delle categorie lavoratrici e indossa quelli di “partito” fuori dalle istituzioni”. Questo è quanto ha dichiarato l’assessore al personale Domenico Tallini in merito alla posizione assunta dalle sigle sindacali calabresi sulla riforma dell’Afor. “Il sindacato si è trasformato – prosegue l’assessore Tallini - da fondamentale strumento di garanzia dei diritti dei lavorati ad arma politica da utilizzare per tentare di abbattere l’avversario. Questa inquietante metamorfosi emerge con preoccupante chiarezza dalle gravi dichiarazioni dei vertici regionali della Cgil che hanno definito la mancata approvazione della riforma dell’Afor come ‘la prima importante sconfitta politica di Scopelliti’. La pressione esercitata sul Consiglio regionale, anche con metodi di protesta molto discutibili, per fermare la riforma dell’Afor è quindi un brutto segnale che va in questa direzione. I problemi veri e reali della forestazione, di questo bubbone che si trascina da decenni senza soluzione, sono passati in seconda linea rispetto all’ “esigenza” del sindacato di dare una “lezione” alla maggioranza di Governo della Calabria”. “I sindacati – afferma ancora Tallini - parlano di occasione mancata ed hanno ragione. Si è persa, infatti, l’occasione di trasformare la forestazione calabrese, da anni indicata dall’opinione pubblica nazionale come l’esempio del parassitismo e del malaffare, in un sistema produttivo e capace di auto-reggersi finanziariamente. Si è persa l’occasione per restituire dignità e decoro ad un’Azienda e ai lavoratori che, molto spesso ingiustamente, i grandi giornali del Nord hanno dipinto come un centro paramafioso o comunque come emblema degli sprechi del Bel Paese. Si è persa l’occasione di mandare un segnale positivo a Roma, al governo centrale, dove difficilmente potrà essere ulteriormente tollerata l’esistenza di un’azienda che attualmente produce solo deficit”. “Il sindacato e gli “ubbidienti” partiti del centrosinistra – conclude l’assessore al personale - hanno fatto una scelta di campo, quello della conservazione, della difesa a spada tratta della situazione esistente, una situazione che consente loro di utilizzare i bisogni dei lavoratori quale elemento di manovra politica. E’ chiaro che al sindacato e alla sinistra non conviene un’Afor produttiva dove i lavoratori sono emancipati per lo stesso fatto di sentirsi utili e produttivi. Per quanto ci riguarda, il presidente Scopelliti e la maggioranza di centrodestra andranno avanti lungo la strada delle riforme, senza farsi intimidire dai “forconi” telecomandati".  
   
 

<<BACK