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Notiziario Marketpress di Giovedì 27 Settembre 2012
 
   
  LA MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA HA CREATO L’INEDITA COPPIA ISABELLE ADRIANI E GIOIELLI DE MARCHI LE CREAZIONI DI DE MARCHI GIOIELLI HANNO FATTO BRILLARE LA LAGUNA E I SUOI PROTAGONISTI.

 
   
  Su Tutti, Hanno Reso Ancora Più Splendente La Bella Isabelle Adriani. Il 33enne designer orafo Maurizio De Marchi, titolare e creativo dell’omonima ditta, ha conquistato una serie di ammiratori illustri che hanno potuto ammirare i suoi preziosi ispirati all’arte cinematografica, nello spazio dedicato presso l’area di Luce Cinecittà, dal 29 agosto all’8 settembre 2012. Un’idea nata dallo stretto legame che il giovane riconosce tra cinema e arte orafa. Per De Marchi, infatti, la creazione di un gioiello è un percorso simile al racconto di una storia. C’è l’ispirazione, la passione che anima e che costruisce opere d’arte uniche, che ogni individuo interpreterebbe e riprodurrebbe in maniera diversa, con sentimenti propri. La location allettante e la collezione esclusiva hanno attirato numerosi attori e dive presenti alla Mostra. Tra questi è emersa una sintonia immediata con l’attrice Isabelle Adriani. Già laureata in lettere e filosofia, la giovane bellezza mediterranea ha recitato in numerosi film e fiction tv, oltre a curare la rubrica Accadde oggi, con aneddoti storici e aforismi sul tg5. Esperta di fiabe, su cui ha scritto numerosi libri con il nome originale di Federica Federici, era a Venezia proprio per promuovere la sua ultima opera, ´La vera storia di Cenerentola´. Catturata dall’esuberanza creativa di Maurizio De Marchi, Isabelle Adriani deciso di indossare per tutta la durata della Mostra del Cinema di Venezia i suoi gioielli, a partire dall’esclusiva sfilata sul red carpet fino alle ospitate televisive, oltre che nella serata organizzata all’Excelsior appositamente per la presentazione del suo libro. “Un successo fuori da ogni previsione per la De Marchi Gioielli” dichiara il giovane Maurizio che conferma come “proprio il mio motto: ‘Il gioiello è l´unione tra creatività, passione e narcisismo con un pizzico di follia’ è quello che mi ha portato fino a qui, nel binomio tra due arti estremamente simili.”  
   
 

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