TAGLI ALLE REGIONI: I PRESIDENTI CONCORDI SULLA PROPOSTA DI ROSSI
Firenze, 1 ottobre 2012 – Al termine delle lunga riunione che hanno avuto il 27 settembre a Roma, i presidenti delle Regioni hanno chiesto al Governo di intervenire con un decreto per ridurre gli stipendi di presidenti, assessori e consiglieri e di riparametrarli per renderli omogenei. E’ stata quindi accolta e condivisa la proposta avanzata dal presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi. “La riparametrazione – precisa Enrico Rossi – è un’espressione generica: io insisto che il Governo parametri i compensi almeno allo stipendio più basso, che è semplicemente il mio”. Tra le altre richieste degli esecutivi regionali ci sono la riduzione del numero dei consiglieri e l’impegno ad adottare entro la fine di quest’anno tutti gli atti necessari per rendere operativa la riforma a partire dalla prossima legislatura. Solo il Veneto e la Toscana erano già intervenute in questo senso. Adesso toccherà a tutte le altre. “Abbiamo chiesto poi al Governo – conclude il presidente Rossi – di limitare le spese dei gruppi consiliari, di uniformarle e di sottoporle al controllo della Corte dei Conti. Infine abbiamo chiesto di mettere uno stop alla proliferazione e dei gruppi consiliari e della commissioni, oltre che di intervenire anche sulle regioni a statuto speciale. Insomma abbiamo presentato un pacchetto di riforme robusto, che sono le Regioni stesse a chiedere e volere, con la Toscana in prima fila”.