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Notiziario Marketpress di Martedì 02 Ottobre 2012
 
   
  SPAZI, NUOVI CRITERI PER VALORIZZARE IL PATRIMONIO COMUNALE: CONTRO DEGRADO E ABBANDONO, VALORIZZARE PROGETTI SOCIALI E CULTURALI, INCENTIVARE GIOVANI IMPRENDITORI, RIVITALIZZARE LE PERIFERIE

 
   
   Milano, 2 ottobre 2012 – In città si stima che ci siano circa 1.200 spazi di edilizia pubblica e oltre un centinaio di immobili attualmente inutilizzati e a rischio degrado. Per valorizzare il proprio patrimonio, la Giunta comunale ha approvato i nuovi criteri per l’assegnazione degli stabili demaniali, cambiando completamente il sistema dei bandi. Spazio ai progetti, spazi ai progetti: da una gestione indifferenziata e generica a un sistema basato sulla promozione e sulla valorizzazione di progetti sociali, culturali, imprenditoriali, soprattutto nelle periferie. Questi sono i principali criteri dei nuovi bandi: riuso dei grandi spazi non utilizzati e in stato di degrado grazie a concessioni in comodato d’uso gratuito per un periodo lungo, fino a 30 anni, nei confronti di soggetti pubblici e privati; spazi gratuiti alle associazioni per un periodo di 3 anni; spazi commerciali a canoni ridotti del 90% per i primi 5 anni alle nuove imprese; ‘bandi integrati multifunzione’ per l’assegnazione di più spazi nei quartieri di edilizia popolare e di nuova edificazione. Le assegnazioni verranno fatte sempre sulla base del progetto presentato. E anche i Consigli di Zona avranno la possibilità di impostare direttamente i bandi e valutare le proposte. Gli immobili saranno consegnati nello stato di fatto, pertanto ai soggetti assegnatari spetteranno le spese di conduzione e manutenzione ordinaria e straordinaria, nonché i costi di eventuali interventi di riqualificazione. “È una svolta importante, per la prima volta i progetti saranno al centro dell’attenzione – spiegano gli assessori Lucia Castellano (Casa, Demanio e Lavori Pubblici) e Daniela Benelli (Area metropolitana, Decentramento e Municipalità, Servizi civici) –. Questo ci consentirà di rispondere alle richieste della città, soprattutto dei quartieri periferici dove la presenza attiva di associazioni e attività commerciali favorisce la rivitalizzazione e la socialità”. Il patrimonio di edilizia pubblica, tra locali commerciali, spazi destinati alle associazioni e immobili di altro genere, è costituito da circa 1.200 spazi. Sul fronte degli stabili vuoti, si stima che siano oltre un centinaio gli spazi attualmente inutilizzati e a rischio degrado. Tra questi ex scuole (come via Mambretti, il nido di via De Andrè), l’ex archivio di via Novara, le ex docce pubbliche di via Anfossi. “Questa delibera – spiega l’assessore Castellano – segna un importante passo avanti nel processo di valorizzazione dei beni comunali. Abbiamo ereditato un patrimonio problematico, poco utilizzato e non ‘mappato’. E i bandi, allo stato attuale, non tengono conto dei progetti, delle richieste che arrivano dal territorio, delle reali necessità dei possibili assegnatari. Ecco perché molto spesso le aste non ricevono offerte e i locali affittati rimangono poco utilizzati, come gli stessi cittadini ci segnalano. Con questo nuovo sistema vogliamo innescare un processo virtuoso: da un lato abbattiamo, fino alla gratuità, i canoni di locazione, dall’altro chiediamo agli assegnatari di riqualificare gli spazi e farsi carico della manutenzione”. “Mettiamo a disposizione di Milano – aggiunge l’assessore Benelli – questo patrimonio con l’idea di sollecitare un’attivazione civica dei cittadini e delle associazioni che aiuti lo sviluppo non solo culturale e sociale ma anche economico della città. I Consigli di Zona, che bene conoscono la realtà dei quartieri, svolgeranno un ruolo fondamentale per valorizzare questi spazi che non sempre sono stati impiegati nel modo migliore”.  
   
 

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