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Notiziario Marketpress di
Lunedì 01 Ottobre 2012 |
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IL PRESIDENTE SPACCA SUI COSTI DELLA POLITICA: “ACCORDO MASSIMO PER ELIMINARLI O ADEGUARLI AI COMPORTAMENTI PIÙ VIRTUOSI”.
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Ancona, 1 ottobre 2012 - “L’accordo tra le Regioni è massimo perché indennità, numero dei consiglieri, costo dei gruppi e della politica, benefit, sperequazioni tra i diversi ruoli istituzionali siano eliminati o riparametrati ad un costo standard definito dai comportamenti e dalle regole più virtuose, così come era stato indicato nei giorni scorsi dalle regioni con i migliori indicatori”. Così il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, a margine della Conferenza delle Regioni riunita il 28 settembre per definire la strategia di contenimento dei costi della politica. “Lo strumento – sottolinea - sarà quello del decreto legge, procedura vincolante ed immediata, frutto della volontà della Conferenza dei Presidenti delle Regioni per una veloce, concreta e decisa azione di autoriforma che recuperi il rapporto di fiducia tra istituzioni regionali e cittadini. Questi i punti salienti: riduzione parametrata di tutti gli emolumenti percepiti dai Consiglieri, dai Presidenti e dai componenti della Giunta; riduzione del numero dei consiglieri regionali; limitazione ed uniformazione delle spese dei gruppi consiliari eliminando i benefit sotto qualsiasi forma, riconoscendo il finanziamento delle spese riferite esclusivamente alle funzioni istituzionali, che vengono sottoposte al controllo della Corte dei Conti; eliminazione della possibilità di costituire nuovi gruppi che non abbiano corrispondenza con le liste elette; limitazione del numero delle commissioni consiliari permanenti o speciali prevedendo la possibilità di costituirne da un minimo di quattro a un massimo di otto, in base al numero dei consiglieri. Su questi punti il Governo ha il pieno sostegno di tutte le Regioni, che chiedono di essere sanzionate attraverso un taglio delle risorse trasferite qualora si registrino eventuali inadempienze. La riduzione dei costi della politica che le Regioni vogliono affermare – conclude - dovrà essere sicuramente certificata dai controlli, dalle verifiche e dal monitoraggio del Governo. Vogliamo quindi, da subito, introdurre criteri di rigore, correttezza e controllo nell’utilizzo delle risorse”. |
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