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Notiziario Marketpress di Martedì 02 Ottobre 2012
 
   
  PRONTO SOCCORSO, ACCEDERVI CORRETTAMENTE CONTRIBUISCE ALL’EFFICIENZA DEL SERVIZIO

 
   
  Empoli, 2 ottobre 2012 - E’ la gravità il criterio dominante per la priorità del trattamento dei pazienti così si determina l’ordine di ingresso indipendentemente dall’orario di arrivo degli stessi in Pronto Soccorso Incidenti stradali, domestici o infortuni sul lavoro, traumi, malori improvvisi e dolori intensi e continui al torace sono solo una parte della casistica trattata dal Pronto Soccorso dell’ospedale “San Giuseppe” di Empoli. In realtà, quelle citate dovrebbero essere tra le situazioni di emergenza per le quali è necessario rivolgersi al Pronto Soccorso. Ma di questo servizio, bene comune a disposizione dell’intera cittadinanza, ne viene fatto spesso un uso improprio. Il 25% degli accessi al Pronto Soccorso è classificabile con un codice di bassa priorità (codici azzurri e bianchi). Il Pronto Soccorso viene spesso usato per necessità di carattere non emergenziale legate alla medicazione e rimozione di punti di ferite già trattate, alle vaccinazioni, alla certificazione di esiti di incidenti avvenuti nei giorni precedenti oppure per risolvere malesseri derivanti dalle reazioni locali di punture di insetto, mal di denti, mal d’orecchi, nonché per effettuare esami del sangue, radiografie o ecografie e altre prestazioni specialistiche, eludendo i percorsi usuali. Per tutte queste esigenze il cittadino può rivolgersi al medico o al pediatra di famiglia oppure ai Punti di primo soccorso dislocati sul territorio dell’Asl 11 (ospedale “San Giuseppe” a Empoli, ospedale “Santa Verdiana” a Castelfiorentino, ospedale “San Pietro Igneo” a Fucecchio, distretto socio-sanitario in piazza dei Macelli a Certaldo e nel Centro La Badia a San Miniato). Il Pronto Soccorso, come ben si sa, è un servizio attivo tutti i giorni, 24 ore su 24, a disposizione dei cittadini per trattare i casi di emergenza-urgenza. Il paziente che vi si rivolge viene valutato al momento dell’accesso dal personale infermieristico presente che gli assegna un codice colore in base alla gravità della patologia presentata. E’ la gravità, infatti, il criterio dominante per la priorità del trattamento dei pazienti così si determina l’ordine di ingresso indipendentemente dall’orario di arrivo degli stessi in Pronto Soccorso. Può capitare, dunque, che un paziente arrivato prima di un altro venga curato successivamente se presenta una problematica di salute meno urgente. Per stabilire la priorità degli interventi da eseguire in Pronto Soccorso viene usato il sistema dei codici-colore. Il codice-colore rosso, di assoluta gravità, indica una situazione di pericolo di vita per il paziente che richiede il trattamento immediato. Il codice-colore giallo indica una situazione di emergenza che richiede un accesso rapido per lesioni gravi o perché in presenza di alterazioni di funzioni vitali; il codice-colore verde indica una situazione di urgenza relativa da trattare dopo i casi rossi e gialli poiché non sussiste pericolo di vita per il paziente; il codice-colore azzurro indica una situazione non urgente che non presenta rischi di peggioramento e, infine, il codice-colore bianco indica quei casi che potrebbero essere risolti rivolgendosi al punto di primo soccorso, al medico o pediatra di famiglia o al medico di continuità assistenziale (guardia medica) e che, comunque, vengono trattati dopo tutti gli altri codici-colore. Ad ogni paziente, una volta prestate le cure che il suo caso necessita, viene assegnato un codice-colore di uscita che sancisce l’eventuale pagamento del ticket. Pagano il ticket per le prestazioni ricevute i codici bianchi e azzurri ad eccezione dei casi correlati ad avvelenamenti acuti, traumatismi (che abbiano richiesto sutura o immobilizzazione) ed i casi per i quali sia stata necessaria l’osservazione per un breve periodo in Pronto Soccorso o nella struttura ospedaliera. Sono, inoltre, esenti dal pagamento del ticket per il Pronto Soccorso i minori di anni 14 e tutti gli assistiti esenti dalla compartecipazione alla spesa per le prestazioni di specialistica ambulatoriale. I risultati del sistema di valutazione per l’anno 2011 del Laboratorio Management e Sanità dell’Istituto Sant’anna di Pisa hanno evidenziato per il Pronto Soccorso di Empoli un livello di soddisfazione dell’utenza inferiore alla media regionale, mentre registra buoni risultati sui dati di attività (tempi di attesa prima della visita per i codici gialli e i codici verdi, tempo di permanenza in Ps prima del ricovero o della dimissione etc.). “Noi operatori - afferma il dottor Alessandro Caneschi, direttore dell’unità operativa complessa pronto soccorso dell’Asl 11 – ci impegneremo per migliorare anche la percezione della qualità del servizio che prestiamo. Lavoreremo affinché la soddisfazione per i risultati di attività sia percepita anche dai cittadini. Quest’anno si sta assistendo ad un netto calo dei reclami presentati verso il Pronto Soccorso. Quelli presentati sono in maggior parte diretti a contestare la richiesta di pagamento del ticket e solo 7 (0,015% degli accessi effettuati) riguardano errori o criticità di relazione con gli operatori. Credo, quindi, che questa nostra disponibilità possa contribuire ad un aumentare la fiducia nei confronti del Pronto Soccorso e possa migliorare l’atteggiamento con cui è vissuto il Pronto Soccorso da parte dei cittadini. Ma speriamo anche possa facilitare la comprensione di aspetti del nostro lavoro che non sono appariscenti né facilmente spiegabili all’utenza, ma che, tuttavia, sono importanti e partecipano al raggiungimento dei risultati complessivi. Dunque, una maggiore fiducia nella professionalità e nel processo di miglioramento organizzativo del Pronto Soccorso può contribuire al funzionamento di questa struttura fondamentale per la tutela della salute. A noi il compito di guadagnare questa fiducia, dopo l’unificazione in Empoli dei tre pronto soccorso preesistenti. La disponibilità dei punti di primo soccorso in sedi diverse da Empoli giocherà sicuramente un ruolo cruciale nella realizzazione di un nuovo assetto della presa in carico dei cittadini”.  
   
 

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