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Notiziario Marketpress di Mercoledì 03 Ottobre 2012
 
   
  DIFFERENZIARE BENE PER RICICLARE MEGLIO

 
   
  Aosta, 3 ottobre 2012 - “Differenziare bene per riciclare meglio” è il titolo del convegno che si è tenuto mercoledì scorso nel salone di Palazzo regionale ad Aosta e che attraverso l’apporto dei diversi relatori ha voluto essere un momento di riflessione e condivisione sul tema del riciclo e della qualità dei materiali conferiti, ma anche di dibattito e confronto. Dopo i saluti dell’Assessore regionale al territorio e ambiente, Manuela Zublena, e di Elso Gerandin, presidente del Celva, Consorzio Enti Locali Valle d’Aosta, la giornata ha preso avvio alternando esperienze nazionali e locali dei consorzi di filiera con i quali la Regione ha stipulato accordi. Fulvio Bovet – Responsabile Direzione ambiente Regione Autonoma Valle d’Aosta - Il tema di oggi s’inserisce nel programma di riduzione dei rifiuti che per quest’anno prevedeva la promozione della raccolta differenziata. In particolar modo, la giornata di oggi riguarda la raccolta differenziata ma soprattutto la raccolta di qualità. Noi sappiamo che non è sufficiente raccogliere in modo differenziato, bisogna che poi la carta, la plastica o il vetro, vengano conferiti ai consorzi in modo da non contenere residui che non fanno parte di quella frazione, in caso contrario, si è di fronte a un problema. Già l’anno scorso con Corepla avevamo avuto modo di discutere di questo aspetto; oggi avendo qui presenti tutti i consorzi, possiamo fare una panoramica generale nazionale ma anche della nostra regione sulle raccolte differenziate. La prossima settimana l’Osservatorio regionale sui rifiuti si recherà presso gli impianti dove vengono conferiti i rifiuti differenziati della Valle d’Aosta. Sarà l’occasione per verificare un altro tassello di tutta la filiera del recupero e per comprendere i comportamenti dei valdostani. Fulvio Bovet - Responsabile Direzione ambiente Regione Autonoma Valle d’Aosta Credo che ognuno di noi possa rispondere a questa domanda, perché quando porta il sacchetto in un centro di raccolta si rende conto che c’è ancora tanto da fare. La comunicazione, da questo punto di vista, noi la facciamo più puntuale possibile, anche alle Comunità montane perché la raccolta e il trasporto competono a loro. La qualità finale per la plastica, lo sappiamo, è un problema, e continua ad esserlo nonostante in Valeco si sia attivata una linea di selezione manuale proprio per migliorare la qualità conferita al consorzio. Per le altre frazioni va molto meglio, addirittura per alcune di esse siamo tra i primi in Italia. Rimane il problema che dobbiamo ancora lavorare molto ma senza aiuto dei cittadini è difficile. Gli sforzi per una buona raccolta differenziata dei rifiuti sono importanti e partono dal cittadino, primo anello della catena. Roberto Cavallo – Erica Soc. Coop. Il titolo del convegno è abbastanza evocativo perché richiama due gesti: uno che facciamo noi tutti i giorni, vale a dire la raccolta differenziata, cioè separare i materiali che abbiamo portato nelle nostre case, che abbiamo portato noi. L’altro, ossia riciclare, è invece un verbo che attiene più al comparto industriale. Però i due gesti vanno di pari passo perché senza una buona raccolta differenziata è difficile fare un buon riciclo. Spesso uso una metafora, è come fare un buon vino con una cattiva uva, è difficile. Bisogna fare un buon vino con un’ottima uva. Ecco, qui è la stessa cosa. Il panorama nazionale viaggia a due o addirittura tre velocità. Abbiamo alcune regioni molto performanti, quelle che sono sempre portate ad esempio, il Veneto, in parte il Trentino, la Lombardia, il Piemonte. Poi abbiamo una velocità media che è rappresentata dal Centro - Centro Nord come l’Emilia Romagna e la Toscana e poi abbiamo un’Italia che ancora stenta, come l’Italia del Sud, ma anche la vicina Liguria. In questo panorama la Valle d’Aosta si pone nella parte media, in qualche caso anche medio alta per alcune frazioni come sentiremo oggi, della plastica. La Valle d’Aosta è un ottimo raccoglitore di plastica, dunque di avvio al riciclo. Se consideriamo i materiali cosiddetti secchi siamo nella parte medio alta. Per il prossimo futuro, so che la Valle d’Aosta si è dotata di un piano per il rifiuto umido che richiede particolare impegno da parte dei cittadini per seguire ciò che la Regione chiede, cioè il compostaggio domestico. La Regione con l’Arpa ha investito molto sul compostaggio domestico, e sta ancora investendo. Questo consente di eliminare e togliere dalle frazioni differenziate la parte putrescibile, quindi migliorare ulteriormente l’avvio al riciclo della parte secca.  
   
 

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