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Notiziario Marketpress di Mercoledì 03 Ottobre 2012
 
   
  STILI DI VITA CORRETTI, L’UNIVERSITÀ DI BRESCIA È CAPOFILA IN EUROPA AL VIA IL PRIMO PROGETTO SU ATTIVITÀ FISICA E ALIMENTAZIONE

 
   
   Brescia, 3 ottobre 2012 – Incentivare alimentazione corretta ed esercizio fisico nelle aule e dentro gli uffici. Per la prima volta in Europa, gli stili di vita sani diventano di casa alla Statale. Questi gli obiettivi di “Università di Brescia – Il ritratto della salute”, l’ambizioso progetto ideato dall’Unibs per promuovere in concreto comportamenti salutari tra studenti, docenti e personale. Con la fondamentale collaborazione del Centro Universitario Sportivo (Cus) locale, fino a marzo 2013 la vita accademica sarà caratterizzata da una serie di eventi ed attività che rappresentano la struttura portante del progetto. “Kit della salute, opuscoli, passeggiate in città, corsi di cucina, applicazioni per smartphone e tantissime altre iniziative – spiega il prof. Sergio Pecorelli, Magnifico Rettore dell’Università di Brescia –. Consegniamo nelle mani delle persone elementi tangibili per provare a cambiare, non ci limitiamo solo ai discorsi. In Italia vivono circa 6 milioni di obesi, quasi 900.000 in Lombardia. Vogliamo invertire la tendenza che vede i nostri concittadini scalare le classifiche mondiali di sedentarietà e sovrappeso. La Statale deve essere un luogo per educare in maniera adeguata anche il corpo, non solo la mente. Proponiamo quindi attività concrete e misurabili, aperte a tutta la popolazione accademica, per mostrare che è possibile coniugare studio, lavoro e movimento in maniera semplice e divertente. La sedentarietà provoca 600.000 decessi l’anno in Europa e rappresenta una delle dieci cause principali di mortalità e disabilità nel mondo. Diabete, cardiopatie, ipertensione, cancro e osteoporosi colpiscono in massa gli italiani e sono legate proprio a stili di vita sbagliati. Prevenire tutto questo significa alleggerire notevolmente anche gli enormi costi sanitari delle malattie. Ci rivolgiamo per adesso alla comunità locale, ma il nostro obiettivo è rendere il tutto esportabile poi ad altre Università italiane”. Il progetto dispone di un vero e proprio ‘braccio armato’, che ha nell’attività fisica la sua ragione di vita: il Centro Universitario Sportivo (Cus) di Brescia. “Dal 1983 lavoriamo a fianco dell’Ateneo per promuovere l’attività fisica in città – commenta il dr. Artemio Carra, Presidente del Cus locale e Vicepresidente a livello nazionale –. Siamo la naturale spalla dell’iniziativa, perché l’esercizio rappresenta una delle due colonne portanti di questo sistema ‘salute’. I nostri istruttori aiuteranno i cittadini a capire quanto sia importante rimanere attivi, a qualsiasi età, dosando l’esercizio con il proprio stato di forma”. Perché non è necessario esagerare per rimanere sani e attivi. “Io ho bisogno di ritmi sostenuti per essere sempre al top – spiega Andrea Pirlo, calciatore della Juventus e testimonial del progetto –. Ma gli sportivi di professione rappresentano la netta minoranza. Il resto delle persone può ottenere grandi benefici con meno sforzo: l’importante è la costanza. Ringrazio il prof. Pecorelli per aver pensato a me come particolare ‘ambasciatore’ del progetto. Sono fiero di portare la mia testimonianza per la prima iniziativa che vuole realizzare qualcosa di concreto, in un ambiente importante come quello universitario. Essendo poi bresciano, sono contento che tutto questo succeda nella mia città”. Gli italiani sono poi, nel mondo, quelli più tutelati per quanto riguarda l’attività fisica. Dovrebbero quindi non avere problemi a rimanere in forma. “Invece, 23 milioni di nostri connazionali sono totalmente sedentari – sottolinea il prof. Maurizio Casasco, bresciano d’adozione e Presidente della Federazione Medico Sportiva Italiana (Fmsi) –. Eppure è proprio nel nostro Paese che è nata la specializzazione in medicina sportiva. Il check-up medico obbligatorio per ottenere il certificato è l’unico screening di massa della popolazione, già dalla più tenera età. È obbligatorio infatti dai 12 anni in su. Per questo dobbiamo sensibilizzare sempre di più le persone sull’adesione a stili di vita sani. Manca ancora una cultura diffusa della capacità preventiva dell’attività fisica, che deve essere comunque misurata, come un vero e proprio farmaco. Dobbiamo quindi puntare ad abbassare il più possibile i fattori di rischio. Per questo un progetto come “Università di Brescia – Il ritratto della salute” mancava nel panorama nazionale”. Dopo il primo atto ufficiale, l’Open Day Cus del 23 settembre, il progetto è entrato nel vivo. È già iniziata infatti la distribuzione del “Kit della salute”, che contiene un metro per misurare il girovita e un pratico contapassi, utile per calcolare la distanza minima da percorrere ogni giorno per rimanere in forma: 3km, che corrispondono a circa 5.000 passi. “Abbiamo preso ispirazione proprio da questo per realizzare il primo opuscolo del progetto – spiega il prof. Pecorelli –, chiamato appunto ‘Obiettivo 5.000 passi. Come vivere meglio e godersi la città’. Il booklet è ricco di consigli su alimentazione ed esercizio fisico, ma il suo punto di forza è rappresentato da otto percorsi che si snodano per le vie di Brescia, tutti di 5.000 passi. Sette tracciati originano dal Rettorato, uno dal Cus, e permettono di apprezzare le bellezze storiche e culturali locali, oltre che godere del verde dei parchi. Si riesce così a coniugare il movimento con il gusto per l’arte e per la natura, in tutta tranquillità”. È prevista per ottobre anche la prima ‘passeggiata di salute’, aperta a tutta la cittadinanza, che permetterà di testare direttamente sul campo uno degli itinerari dell’opuscolo. In via di pubblicazione anche la prima applicazione per smartphone targata Unibs. Incentrata prevalentemente sulla corretta alimentazione, è un vero e proprio diario alimentare elettronico che calcola calorie e nutrienti introdotti con i pasti. Sarà disponibile per tutti i ‘cellulari intelligenti’, completamente gratis. Ma “Università di Brescia – Il ritratto della salute” è soprattutto un progetto dall’alto valore scientifico, che viene garantito da uno studio osservazionale sulla popolazione coinvolta, condotto tramite la distribuzione di sondaggi sugli stili di vita. La somministrazione dei questionari è già partita e verrà ripetuta ad intervalli regolari, in modo da ottenere diverse fotografie della situazione nel tempo e valutare così gli eventuali cambiamenti. “Come Cus curiamo tutta la parte sportiva dell’iniziativa – conclude il dr. Carra –. Sono al via tornei interfacoltà e ‘serate della salute’: incontri con i più importanti esperti nel campo dell’esercizio fisico e dell’alimentazione, aperte a tutti, per illustrare ai cittadini cosa fare per rimanere sempre in forma”. Tutte le iniziative che accompagneranno la vita dell’Università fino a marzo 2013 si inseriscono ne “Il ritratto della salute”, il primo progetto nazionale dedicato completamente alla ‘medicina dei sani’: seguire stili di vita corretti per prevenire moltissime malattie. Gode del patrocinio della Presidenza del Consiglio, del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (Coni) e della Federazione Medico Sportiva Italiana (Fmsi), oltre che del ‘bollino’ delle principali società scientifiche del nostro Paese.  
   
 

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