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Notiziario Marketpress di Martedì 02 Ottobre 2012
 
   
  TERNI, II TRIMESTRE: ANCORA IN CALO LE VENDITE

 
   
  Terni, 2 ottobre 2012 - Nel secondo trimestre dell’anno scende in picchiata l’andamento delle vendite registrate in provincia di Terni fino ad una contrazione rispetto allo stesso periodo dello scorso anno del 8,1%. Un dato che si discosta dal trend, negativo ma più contenuto, che si registra a livello regionale (-6,7%). Mentre per le regioni del Centro la flessione è del -8,1% e a livello nazionale risulta pari al -7,5%. Tiene invece il sistema produttivo delle imprese manifatturiere ternane che riescono a contenere le perdite della produzione al -4,8%. Va peggio invece alle regioni del Centro nel loro complesso e al sistema Paese che rispetto al secondo trimestre del 2011 registrano una ulteriore caduta della produzione che raggiunge rispettivamente -6,7% e -6,5%. E’ la fotografia scattata dall’Osservatorio congiunturale provinciale realizzato dalla Camera di Commercio di Terni in collaborazione con il Centro Studi Unioncamere, che offre un monitoraggio per il secondo trimestre di un campione totale di 203 imprese con dipendenti, operanti in provincia di Terni in rapporto anche al quadro umbro e nazionale (i parametri considerati sono l’andamento della produzione e delle vendite, del fatturato, degli ordinativi, gli stessi parametri sono considerati in uno scenario previsionale a breve termine relativo al terzo trimestre 2012). Industria: “Tiene” il sistema produttivo, a soffrire di più il settore moda - Produzione - In dettaglio,l’analisi congiunturale rileva che per il 62% delle imprese intervistate la produzione è rimasta stabile, per il 15% si è registrato un aumento, mentre per il restante 23% la produzione è diminuita. In difficoltà in questo secondo trimestre soprattutto le imprese artigiane. Infatti ben il 40% delle intervistate hanno dichiarato di aver avuto un andamento negativo della produzione. Fatturato - Il negativo andamento della produzione si riflette nelle perfomance negative del fatturato prodotto che scende dell’11% per il settore moda e del 7,5% per il comparto meccanico ed elettronico. In difficoltà in questo secondo trimestre dell’anno anche il settore della produzione dei metalli che perde il 2,6%, una perdita contenuta rispetto agli altri comparti ma che segna una inversione di tendenza per il settore, che nel primo trimestre del 2012 aveva registrato una crescita del fatturato dell’1,3%. Se ci si riferisce al solo fatturato estero, la variazione complessiva della provincia è negativa (-3,5%). Tra i diversi settori, sono le industrie dei metalli quelle che registrano maggiori difficoltà. Infatti il 70% delle intervistate ha rilevato una diminuzione e nessuna dichiara un aumento di fatturato. Ordinativi - Da un punto di vista quantitativo, gli ordinativi delle imprese manifatturiere della provincia flettono in tutti i settori: la perdita complessiva è del 5,2%. A reagire meglio alla crisi sono le industrie degli alimentari che nel secondo trimestre dell’anno hanno registrato una stabilità negli ordinativi. L’86% delle intervistate dichiara il proprio andamento stabile, rispetto ad un 14% che ha rilevato una contrazione. Previsioni al Iii trimestre 2012 - Le prospettive a breve termine per gli operatori economici disegnano una sostanziale tenuta dell’attività di produzione. Oltre il 50% delle industrie intervistate che operano nel settore dei metalli, del legno, del tessile e dell’alimentare prevedono che la propria produzione tra luglio e settembre resterà stabile. L’aspettativa di crescita rientra tra i possibili scenari solo per il 12% delle industrie meccaniche ed elettroniche, l’11% di quelle dei metalli e dell’artigianato. Commercio: In picchiata le vendite, cresce solo la Grande distribuzione organizzata - Vendite - Nel secondo trimestre del 2012 il clima di business rilevato dalle imprese, espresso in relazione alle vendite, crolla al -8,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il 2012 segna invece un trend in salita per la Grande Distribuzione Organizzata (Gdo). L’aumento di vendite già registrato dalle imprese nel primo trimestre, si conferma anche per questo secondo trimestre. “L’unico dato incoraggiante arriva dalla grande distribuzione, ben il 64% delle aziende intervistate su base congiunturale registra un aumento nelle vendite e nessuna una diminuzione. A soffrire invece il commercio al dettaglio dei prodotti alimentari. Il 59% delle imprese del settore nel secondo trimestre ha visto diminuire le proprie vendite. Questo andamento - ha sottolineato il presidente Cipiccia - indica una attenzione sempre più marcata delle famiglie al contenimento della spesa e una difficoltà strutturale del commercio ad uscire dalla crisi. Non migliora la situazione neanche per il trimestre in corso, il terzo, ad aumentare le vendite saranno solo gli ipermercati”. L’analisi dei comparti merceologici rivela una flessione consistente del commercio al dettaglio di prodotti “food” e “no food”. Dal secondo trimestre 2012 allo stesso periodo dell’anno precedente sono diminuite rispettivamente dell’ 8,8% e del 9,4%. Performance in provincia di Terni peggiore di quella registrata dall’Umbria. A livello regionale infatti le vendite registrano su base tendenziale perdite più contenute (-7,1% e -9,1%). Per quanto riguarda la Gdo presente nel territorio della provincia di Terni, su base annua le rilevazioni effettuate evidenziano un dato sopra lo zero sia per la provincia di Terni che a livello regionale, mentre in un quadro nazionale la flessione è contenuta allo 0,9%. Previsioni - Lo scenario nel breve periodo vede il perdurare della crisi del comparto nel suo complesso ad eccezione della Gdo. Tra ipermercati, supermercati e grandi magazzini, il 65% delle aziende intervistate infatti prevede di aumentare le proprie vendite tra luglio e settembre a fronte di appena il 26% del settore al dettaglio alimentare e del 9% che opera nel “no food”. Le previsioni ottimistiche per la grande distribuzione non riescono tuttavia a far decollare il comparto del commercio nel suo complesso. Per il 48% delle imprese intervistate il terzo trimestre dell’anno coinciderà infatti con una flessione delle vendite, in particolare per chi opera nel settore non alimentare. In totale, appena il 20% prevede di crescere e sono quelle del settore “food”. L’erosione del reddito disponibile e le incertezze sulla situazione economica percepite dai consumatori si riflettono dunque in provincia di Terni in una consistente contrazione delle vendite della piccola e media distribuzione. Il 2012 segna invece un trend in salita per la Grande Distribuzione Organizzata (Gdo). L’aumento di vendite già registrato dalle imprese nel primo trimestre, si conferma anche per questo secondo trimestre. Ben il 64% delle aziende intervistate su base congiunturale registra un aumento nelle vendite e nessuna una diminuzione. In sofferenza invece il commercio al dettaglio dei prodotti alimentari. Il 59% delle imprese del settore nel secondo trimestre ha visto diminuire le proprie vendite.  
   
 

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