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Notiziario Marketpress di Martedì 02 Ottobre 2012
 
   
  IMU IN AGRICOLTURA, ASSESSORE SARDEGNA: PRONTO A BATTAGLIA CONTRO IMPOSTA INIQUA

 
   
  Cagliari - "Pronto a cominciare una battaglia comune sull´Imu in agricoltura, una tassa iniqua che colpisce al cuore un settore da salvaguardare". Cosi l´assessore regionale dell´Agricoltura Oscar Cherchi chiama a raccolta le organizzazioni agricole e tutta la politica sarda perché, afferma, "è arrivato il momento di farci sentire dove le decisioni vengono prese, a Roma". E´ nella Capitale infatti, nelle sedi del ministero dell´Economia e in quello delle Politiche agricole, che "devono decidersi a dichiarare - continua l´esponente della Giunta Cappellacci - se l´agricoltura sarda deve morire definitivamente o se può continuare a crescere, contribuendo fattivamente all´economia interna dell’Isola, ma anche a quella italiana. E´ passato ormai troppo tempo, e su questo sono d´accordo con le organizzazioni agricole, da quando ho chiesto, per iscritto, che venisse introdotta l´esenzione da questa famigerata imposta per il comparto. Il Governo deve tenere nella dovuta considerazione il decreto, sostenuto da Giunta e Consiglio, con il quale abbiamo identificato i Comuni che hanno diritto ad essere dichiarati ´svantaggiati´ e quindi esentati dal pagamento dell´Imu. Da allora, nessuna iniziativa è stata assunta dai ministri competenti". L´assessore ha deciso quindi di condividere l´appello delle associazioni agricole e, quanto prima, probabilmente la prossima settimana, verranno convocate in assessorato per fare il punto della situazione e stabilire di comune accordo i prossimi passi verso una soluzione del problema. "Gli agricoltori sardi non vogliono soccombere, e la nostra richiesta non è esagerata tanto meno fuori luogo. A chi dice che la nostra è una pretesa irricevibile, voglio ricordare che lo Stato ci è debitore per aver sottratto alle coltivazioni e all´allevamento enormi fette di territorio con le servitù militari, rallentando lo sviluppo agricolo a favore del bene comune italiano. Perciò non possiamo non pretendere un trattamento, non di riguardo, ma compensatorio, nei confronti dell´agricoltura nazionale che invece ha potuto progredire al massimo delle proprie potenzialità facendo aumentare il gap fra noi e il resto d´Italia".  
   
 

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