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Notiziario Marketpress di Martedì 02 Ottobre 2012
 
   
  ALCOA. MISE A GLENCORE: 35 EURO MWH E’ MEDIA UE, GOVERNO APPLICA NORMATIVA COMUNITARIA IN GERMANIA, OLANDA E SPAGNA IL PREZZO DELL’ENERGIA E’ PIU’ ALTO

 
   
  Roma, 2 ottobre 2012 - Il Ministero dello Sviluppo Economico è impegnato nella ricerca di soggetti imprenditoriali interessati a investire nello smelter di Portovesme in modo solido, a condizioni di mercato. Le richieste avanzate dalla società Glencore nella sua ultima lettera non risultano compatibili con tali requisiti. Il prezzo dell’energia elettrica richiesto da Glencore non è “allineato con la media dei prezzi applicati in Europa”. Inoltre, la richiesta della multinazionale svizzera affinché il Governo intervenga presso i fornitori al fine di ottenere un prezzo nettamente inferiore al prezzo di mercato implicherebbe “forzature che non sarebbero compatibili con la normativa europea”. Sono, questi, i passaggi-chiave della lettera inviata oggi dal Sottosegretario allo Sviluppo Economico Claudio De Vincenti al responsabile divisione alluminio di Glencore David Goldberg, in risposta alla missiva ricevuta ieri, con la quale il gruppo ha richiesto un prezzo non superiore ai 25 euro per Mwh. Il Mise - con la lettera del Sottosegretario - torna a precisare che i 35 euro per Mwh proposti, per un lungo periodo, dal governo italiano costituiscono un prezzo “allineato con la media dei prezzi applicati in Europa e consistentemente inferiore a quelli in vigore in Paesi rilevanti come Germania, Olanda e Spagna”. Quanto al ruolo che l’esecutivo potrebbe giocare presso i fornitori di energia, De Vincenti afferma che “vi è una disponibilità, nell’ambito delle normali prerogative di governo, a fornire a Glencore, come a qualsiasi altro operatore, un supporto nelle negoziazioni”. Le richieste formulate da Glencore, invece, “implicano forzature che non sarebbero compatibili con la normativa europea” e l’esecutivo italiano- prosegue il testo- “non può e non intende derogare” a quanto previsto dalle norme Ue. La lettera si chiude con l’auspicio che, sulla base di queste conclusive precisazioni, Glencore avvii finalmente il confronto con Alcoa per l’acquisizione dell’impianto di Portovesme.  
   
 

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