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Notiziario Marketpress di Venerdì 05 Ottobre 2012
 
   
  ABANO-MONTEGROTTO, LETTERA DI FEDEALBERGHI VENETO AL CONSIGLIO REGIONALE IN SEDUTA STRAORDINARIA

 
   
  Marco Michielli: “Le imprese sono allo stremo: se chiudono trascinano con sé anche i lavoratori. Siamo tutti nella stessa barca, dobbiamo remare insieme” “La crisi ha anche questo potere: costringerci a rimettere in discussione anche le più solide conquiste e cambiare il peso delle parole, spingerci a cercare nuove strade per risalire la china. Così la sicurezza evocata dal ‘posto fisso’ può alleggerirsi al punto da diventare illusione, se a sparire sono i luoghi di lavoro”.Così, attraverso le parole del suo presidente, Marco Michielli, Federalberghi Veneto interviene sulla delicatissima e dolorosa questione del bacino termale di Abano-montegrotto, cercando di far capire che sacrificare la sopravvivenza delle imprese all’idea del contratto a tempo indeterminato non ha senso in una situazione come quella che sta vivendo il settore termale e sarebbe, anzi, controproducente per tutti, lavoratori in testa. “Ricordiamocelo bene – precisa Michielli - stiamo giocando con i capitali altrui e con la vita lavorativa di imprenditori e lavoratori: non parliamo allora di stagionalizzazione o destagionalizzazione nel settore termale, ma coniamo piuttosto il neologismo “ultrastagionalizzazione”, termine più congruo a individuare la particolarità di un comparto che chiede aiuto”. Per questo oggi, in occasione della seduta straordinaria del Consiglio regionale, Federalberghi ha inviato una lettera ai Consiglieri della Regione Veneto nel tentativo di contribuire a trovare nuove soluzioni a una situazione che, tra cali di presenze, forti contrazioni di fatturato, aumento delle spese di gestione e mancanza di risorse pubbliche a favore dei lavoratori, richiede azioni che siano il più possibile coerenti con le disposizioni legislative e che contemporaneamente tutelino, per quanto possibile, imprese e lavoratori. Scrive Federalberghi Veneto:- Siamo in un momento, come per molte altre imprese in Italia, in cui dobbiamo cercare di salvare il salvabile e far di tutto a prescindere per tenere le aziende aperte, assicurando un posto di lavoro ai dipendenti, indipendentemente dal contratto applicato. L’associazione Albergatori Termali di Abano Montegrotto sta cercando di fare questo, mantenendo il più possibile intatti i livelli salariali ed occupazionali, ma diminuendo il costo del lavoro, le rigidità organizzative del passato e i casi di scarsa produttività.- Le aziende, in questi momento di stagnazione del comparto, non possono garantire ai lavoratori quello che davano in passato, tanto più nel contesto attuale. - La rigidità del Contratto Integrativo Territoriale non rispondeva più alle esigenze di un mercato italiano del fine settimana Il primo quadrimestre del 2012 – ricorda Federalberghi Veneto - ha dimostrato una diminuzione di presenze del 10% e una contrazione del fatturato di circa il 15%. Il secondo quadrimestre, composto da mesi di alta stagione come maggio e agosto, i cui dati statistici devono ancora essere presentati ufficialmente, ha registrato in alcune strutture anche cali di fatturato (sia in termini di presenze che per spese su servizi accessori) del 30%. Negli ultimi dieci anni sono stati chiusi 18 Hotel all’interno del Bacino Termale Euganeo. Dagli anni ’70 nel Territorio Euganeo le aziende sono sempre state stagionali perché tutte hanno sempre osservato dei periodi di chiusura che andavano dai 30 ai 120 giorni circa ma i rapporti di lavoro sono sempre stati a tempo indeterminato, a seguito di un Contratto di Lavoro territoriale che consentiva di sospendere i rapporti di lavoro.A oggi tale contratto è decaduto a causa della sua inadeguatezza economica e organizzativa e con lui anche la possibilità di sospendere i lavoratori.Viene di conseguenza logico concludere che, mancando il presupposto contrattuale e legislativo per sospendere i dipendenti assunti a tempo indeterminato durante le chiusure delle imprese, tutte le aziende del territorio, già con attività esplicitamente stagionale, debbano adattare la contrattualistica con i singoli lavoratori alle disposizioni contrattuali e legislative standard utilizzate in tutta Italia. Federalberghi Veneto chiede in sistesi:- L’allineamento alla normativa nazionale attraverso la conformazione dei rapporti di lavoro alla natura stagionale delle aziende (adeguamento alle forme contrattuali dei 35.000 alberghi italiani). Il tempo indeterminato finora applicato per tutti i lavoratori è una finzione giuridica esistente solo nel Bacino Termale Euganeo, ne va di conseguenza che è necessaria la trasformazione dei rapporti di lavoro mantenendo intatto il salario. La scelta della stagionalità va nella direzione di non costringere alberghi semivuoti a stare aperti tutto l’anno a causa del contratto di lavoro territoriale. La via obbligata della stagionalizzazione interesserà circa 30 strutture su 105, da qui a fine anno 2012, con periodi di chiusura sostanzialmente brevi e attività prolungata.1. Individuare una soluzione per i lavoratori di strutture non stagionali nei periodi di chiusura delle aziende. A conti fatti, ciò manterrebbe il contratto a tempo indeterminato per circa il 75% dei lavoratori ed il salario intatto per il 100% dei lavoratori. 2. Non è la precarizzazione che stiamo proponendo, bensì contratti previsti dalle leggi vigenti che consentano alle aziende di essere più competitive e ai dipendenti di percepire l’indennità di disoccupazione La lettera ai Consiglieri si conclude chiedendo “Di prendere in considerazione le estensioni della cassa in deroga per il 2012, per gli albergatori che ne abbiano bisogno. Per il 2013, invece, c’è bisogno di 60 giorni di cassa integrazione, affinché il alto dai potenziali 120 giorni del 2012 non sia troppo traumatico per le aziende. In terzo luogo l’Associazione Albergatori Termali Abano-montegrotto è disposta a ragionare su uno strumento di sostegno al reddito utile a imprese e lavoratori, ma è necessario che tale strumento non faccia riferimento solamente a un semplice accordo tra le parti sociali, essendo piuttosto accompagnato legislativamente e supportato economicamente dagli enti pubblici e competenti in materia”  
   
 

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