Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Giovedì 15 Febbraio 2007
 
   
  CONSORZIO EUROPEO ALLA RICERCA DI UN METODO «VERDE» PER LA PRODUZIONE DI UN FARMACO ANTIMALARIA

 
   
  Bruxelles, 15 febbraio 2007 - Un consorzio composto da università e aziende europee ha iniziato a sviluppare e a sperimentare una serie di nuove tecnologie «verdi», volte all´estrazione su ampia scala dell´artemisinina, un composto naturale noto per le sue proprietà antimalariche. L´artemisinina è stata isolata a partire dall´artemisia annua (assenzio dolce) per la prima volta da scienziati cinesi nel 1972. Nei primi anni ´70, i test iniziali realizzati da scienziati cinesi con estratti di artemisia in topi colpiti dalla malaria hanno dimostrato che l´efficacia di questa sostanza è pari a quella della clorochina e del chinino nella lotta contro il parassita. Oggi, la maggior parte dei pazienti trattati con terapie combinate a base di artemisia mostra miglioramenti clinici entro 24 ore. La domanda di farmaci a base di artemisia si è sviluppata in tempi recenti, in risposta alla comparsa di un parassita della malaria che resiste praticamente a tutti i farmaci presenti sul mercato diversi dall´artemisinina. Tuttavia, la produzione su ampia scala di questi farmaci di origine vegetale è stata problematica perché l´attuale tecnologia impiegata è basata sull´esano derivato dal petrolio. Si tratta di un idrocarburo alcano prodotto dal petrolio greggio, con caratteristiche sia tossiche sia esplosive che lo rendono dannoso per l´ambiente e costoso ai fini di una gestione sicura. «In molti paesi del mondo si registra un aumento della produzione di artemisia annua, ma se vogliamo ridurre i costi dei farmaci finali, dobbiamo aumentare il rendimento attraverso varietà che presentino rendimenti superiori e introdurre nuovi sistemi di estrazione più efficienti, più sicuri e più ecologici», ha dichiarato Alexei Lapkin dell´Università di Bath (Regno Unito), uno dei partner del progetto. Nei prossimi nove mesi, il consorzio lavorerà su tre tecnologie di estrazione più pulite e più efficienti in termini di costi, che prevedono l´impiego di solventi alternativi, quali il biossido di carbonio supercritico (scCo2), l´idrofluorocarburo Hfc-134a, liquidi ionici (Ils) e l´etanolo, in sostituzione del metodo basato sull´esano. Questi solventi sono già stati testati e si è scoperto che hanno tempi di estrazione più veloci e consentono un´estrazione più completa delle sostanze utili presenti nella foglia di assenzio dolce. Sono anche notevolmente più sicuri, senza alcun rischio di esplosione; durante l´uso hanno un impatto ambientale molto più circoscritto e offrono nel contempo il potenziale per la biodegradabilità dopo l´uso. Il progetto è finanziato e sostenuto dal governo olandese e da Medicines for Malaria Venture (Mmv), un´organizzazione senza scopo di lucro. Ne fanno parte università e imprese di Regno Unito e Germania. .  
   
 

<<BACK