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Notiziario Marketpress di Giovedì 04 Ottobre 2012
 
   
  FAUNA SELVATICA: LA PROVINCIA DI PISTOIA COLLABORA CON GLI ISTITUTI DI RICERCA PER LA MIGLIORARE LA GESTIONE FAUNISTICA E L´EQUILIBRIO AGRO-FORESTALE

 
   
   Al via a ottobre tre progetti con l´Università di Firenze, L´università di Pisa, l´Ispra e il Centro Ornitologico Toscano all´interno dell´ Oasi Dynamo di Bimestre Negli ultimi anni la Provincia di Pistoia ha rivolto grande attenzione alla gestione faunistica. In collaborazione con l´Atc Pistoia 16, infatti, pur tra le difficoltà dovute alle novità normative regionali (che hanno portato a piani di abbattimento degli ungulati ristretti nei tempi e nelle quantità) ha cercato di diminuire la presenza e i disturbi dati agli agricoltori e ai cittadini da alcune specie selvatiche (storni, cervi, cinghiali, volpi). Contemporaneamente si è provveduto a potenziare la gestione delle Zone di Ripopolamento e Cattura e degli istituti privati esistenti, cercando di migliorare la situazione della piccola fauna stanziale e della selvaggina migratoria. Tali risultati saranno ampliati e rafforzati con l´approvazione del Piano Faunistico Provinciale, prevista nei prossimi mesi. Nei mesi estivi sono giunte richieste di collaborazioni da parte di alcuni enti di ricerca (Università di Firenze, Università di Pisa e Centro Ornitologico Toscano) per la partecipazione a tre progetti di livello nazionale e internazionale. La Provincia di Pistoia si è pertanto resa disponibile, assicurando collaborazione amministrativa, tecnica e logistica e individuando come luogo di studio l´Oasi di Protezione (Art. 15 L.r. 3/94) "Dynamo" di Limestre, gestita dalla Soc. Kme in convenzione con la Provincia, che a sua volta ha deciso di supportare i progetti. Grazie alle sinergie intraprese fra i vari soggetti e alla condivisone degli obiettivi da raggiungere, l´apporto economico dato dalla Provincia di Pistoia a tutte le attività è risultato estremamente contenuto. L´oasi Dinamo, che si estende su circa 900 ha in ambiente preappenninico, nei comuni di S. Marcello Pistoiese e di Piteglio, con un territorio compreso tra i 500 e i 1100 m s.L.m, risulta un’ area ottimale per progetti di ricerca e gestione data la scarsa antropizzazione dei luoghi e l’assenza di ogni disturbo, compreso quello venatorio. Il primo progetto riguarda lo studio della specie volpe. Lo studio, eseguito dall´Università di Firenze in collaborazione con Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale (Ispra) prevede la cattura e marcatura tramite collare Gps di 8 esemplari di volpi adulte. I lori movimenti, interazioni e spazio vitale (home range) saranno studiati attraverso i dati ottenuti dai sistemi satellitari Gps per il periodo di 12 mesi, a partire dal mese di ottobre. Questo progetto, data l´alta tecnologia dei mezzi forniti dall´Università di Firenze, è il primo di questo tipo a livello europeo e potrà servire all´Ispra per le nuove linee guida di gestione di questa specie, specialmente nelle aree protette. Il secondo progetto riguarda la creazione di una stazione di inanellamento di uccelli a scopo scientifico, in collaborazione con il Centro Ornitologico Toscano, attraverso inanellatori professionisti abilitati dall´Ispra. L’inanellamento degli uccelli è uno strumento importantissimo nella ricerca scientifica e nella gestione dell’ambiente. Questa tecnica è basata sul marcaggio individuale degli uccelli e la loro ri-cattura in altre stazioni di inaellamento. Attualmente questa attività è gestita a livello nazionale dall´Ispra. A livello europeo esiste un’organizzazione, l’Euring (Unione Europea per l’Inanellamento) che assicura una collaborazione tra i vari Centri nazionali e una standardizzazione dell’inanellamento a scopo scientifico degli uccelli. La stazione, la prima del suo genere nell´Appennino centro-settentrionale, sarà attiva nel mese di ottobre, e servirà a monitorare il passo degli uccelli migratori. Tali dati, raccolti dall´Ispra, saranno utili per la prossima revisione degli allegati alla Direttive Europea denominata "Uccelli", che è legata a doppio filo anche con l´annosa questione del prelievo in deroga dell´avifauna. Il terzo progetto riguarda la messa a punto di un sistema di censimento della lepre che possa dare stime di densità attendibili anche in zona montana o coperta da boschi. Questo perché i normali metodi di stima delle popolazioni di lepri si effettuano, come da indicazioni della Regione Toscana, con la tecnica del "spot-light census" cioè illuminando con un faro le aree aperte di una Zona di Ripopolamento e Cattura o di una Azienda Faunistica. Questa tecnica però ha delle gravi lacune in ambienti con poche strade percorribili e comunque dove il terreno non presenta aree aperte. Per sopperire a ciò l´Università di Pisa testerà un nuovo metodo di censimento delle lepri, comparandolo anche con i metodi classici. Se lo studio avrà successo, il metodo sarà esportabile a tutta la realtà montana nazionale per la stima delle consistenze di lepri in natura. Attraverso questi progetti il territorio della montagna pistoiese diventa protagonista a livello nazionale ed europeo della ricerca e dello studio sulla fauna selvatica. I progetti saranno presentati a tutti gli interessati in un apposito incontro. La riunione si svolgerà il giorno 5 ottobre 2012 alle opre 10.00 presso la Dynamo Camp a Limestre.  
   
 

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