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Notiziario Marketpress di Mercoledì 10 Ottobre 2012
 
   
  FONDI UE POST 2013; MARINI (UMBRIA): “FARE QUADRATO” PER INTERESSI ITALIANI

 
   
  Bruxelles, 10 ottobre 2012 - "Dopo il voto con cui la Commissione Sviluppo Regionale dell´Europarlamento ha migliorato i criteri proposti dalla Commissione europea per l´assegnazione dei fondi della politica di coesione post-2013, ora è fondamentale fare quadrato attorno agli interessi italiani nel negoziato con il Consiglio." E´ quanto affermato da Catiuscia Marini, Presidente della Regione Umbria e relatrice del parere sul futuro della politica di coesione al Comitato delle Regioni, al termine di una riunione svoltasi a Bruxelles cui hanno partecipato i parlamentari europei Erminia Mazzoni e Francesco De Angelis, i due unici parlamentari della delegazione italiana che fanno parte del team che sta conducendo il negoziato con la Commissione Europea sul nuovo regolamento generale che dovrà definire le modalità di utilizzo dei fondi europei. I negoziati tra Parlamento, Consiglio e Commissione sono finalizzati a raggiungere un´intesa in prima lettura sulle modalità che regoleranno lo stanziamento dei quasi 400 miliardi della politica di coesione. "Si tratta di risorse cruciali per rilanciare gli investimenti e la crescita - hanno dichiarato in una nota congiunta Marini, Mazzoni e De Angelis - ragion per cui è necessario un lavoro di squadra che dia forza e prospettiva alle esigenze del sistema Italia." In cima alle preoccupazioni della presidente Marini e dei parlamentari europei Mazzoni e De Angelis vi è la questione del bilancio per la politica di coesione, che la Commissione europea vorrebbe rivedere al ribasso. E tuttavia le cifre inizialmente proposte sono le risorse minime necessarie se si vuole effettivamente dare slancio agli obiettivi della Strategia Ue2020 nei territori. A seguire, i tre non condividono l´ipotesi di una riduzione degli stanziamenti per le regioni più sviluppate, dal momento che la politica di coesione - come è noto - non si esaurisce nella sua esclusiva dimensione redistributiva. La governance multilivello è invece un aspetto decisivo dei correnti negoziati, per questo si intende spingere affinché la definizione dei contratti di partenariato sia concertata con gli enti regionali. La proposta della Commissione, inoltre, prevede l´introduzione di una fitta rete di condizioni da cui dipende l´effettiva erogazione dei fondi, a partire dalla trasposizione della legislazione europea: pur essendo condivisibile in termini generali, l´approccio rischia di essere un freno alla capacità progettuale dei territori. Infine, Marini, Mazzoni e De Angelis hanno condiviso la richiesta di eliminare ogni riferimento alla riserva di performance, in base alla quale le regioni che non dovessero raggiungere determinati criteri di performance nell´utilizzo dei fondi sarebbero penalizzate addirittura per mezzo della sospensione parziale o totale dei pagamenti.  
   
 

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