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Notiziario Marketpress di Lunedì 19 Febbraio 2007
 
   
  GLI EDITORI EVIDENZIANO I RISCHI ASSOCIATI AL LIBERO ACCESSO

 
   
  Bruxelles, 19 febbraio 2007 - Un gruppo di editori internazionali ed europei ha pubblicato una dichiarazione congiunta che sottolinea i vantaggi connessi al sistema attuale per le pubblicazioni scientifiche e i rischi associati al libero accesso. La dichiarazione fa seguito a uno studio della Commissione europea e a una lunga consultazione pubblica sull´evoluzione economica e tecnica dei mercati delle pubblicazioni scientifiche. Sia lo studio sia la consultazione hanno concluso che l´accesso aperto dovrebbe recare vantaggi alla ricerca scientifica e determinare una più ampia diffusione dei risultati e una sensibilizzazione sui benefici della ricerca. Alcuni membri della comunità editoriale avevano espresso già all´epoca i propri timori sul libero accesso e, in particolare, sulle conseguenze che avrebbe sulla qualità del processo di revisione tra pari e sulla sopravvivenza delle case editrici i cui introiti provengono dagli abbonamenti alle riviste. Tali timori sono ripresi nella dichiarazione in 10 punti, sottoscritta da 35 case editrici (europee e internazionali) e da 8 associazioni della categoria editoriale. Per quanto riguarda la revisione tra pari si legge: «Gli editori organizzano, gestiscono e sostengono finanziariamente i processi di revisione tra pari delle riviste Stm [scientifiche, tecniche e mediche]. L´imprimatur che le riviste soggette a revisione tra pari conferiscono agli articoli accettati (registrazione, certificazione, diffusione e miglioramento editoriale) è insostituibile e fondamentale per il sapere. » Pur appoggiando pienamente l´obiettivo della Commissione di migliorare l´accesso e la conservazione delle informazioni scientifiche, la dichiarazione sostiene che la revisione tra pari verrebbe danneggiata da un´eventuale attuazione di un sistema di libero deposito dei manoscritti accettati. Afferma inoltre che un sistema del genere comprometterebbe anche i proventi garantiti alle case editrici dagli abbonamenti. Gli articoli mantengono un valore economico per molto tempo dopo la loro pubblicazione e i periodi di divieto devono rispettare tale fattore. Dopo 12 mesi, in media, deve ancora avvenire il 40-50% delle operazioni di scaricamento degli articoli elettronici. «La disponibilità a titolo gratuito di parti consistenti del contenuto di una rivista potrebbe causarne la cancellazione e compromettere il sistema di revisione tra pari da cui dipendono i ricercatori e la società», si legge al punto nove della dichiarazione. Il documento è tuttavia favorevole all´introduzione di modifiche al sistema attuale per rendere più efficaci le pubblicazioni scientifiche. Fa riferimento ai notevoli investimenti effettuati dagli editori per far fronte alle sfide della digitalizzazione e alla crescita annua del 3% del volume della letteratura specializzata internazionale, «ciononostante, meno dell´1% degli investimenti totali nella R&s [ricerca e sviluppo] è destinato alle riviste», si legge nella dichiarazione. Essa sostiene inoltre la creazione di un archivio protetto da diritti che «conservi il sapere in eterno». Nel documento si dichiara inoltre che i dati meno sofisticati sulla ricerca dovrebbero essere messi gratuitamente a disposizione di tutti i ricercatori e gli editori dovrebbero incoraggiare per quanto possibile la pubblicazione di insiemi o sottoinsiemi di dati presentati con un articolo a una rivista. La dichiarazione mette in guardia contro il rischio di promuovere un modello imprenditoriale a discapito di un altro. Al punto dieci si afferma che, in considerazione delle numerose riviste presenti sul mercato, un modello imprenditoriale unico per tutti non potrebbe funzionare. L´imminente comunicazione della Commissione sull´informazione scientifica nell´era digitale dovrebbe presentare proposte concernenti l´accesso, la diffusione e la conservazione delle informazioni scientifiche. Il dibattito sul futuro delle pubblicazioni scientifiche continuerà in occasione di una conferenza intitolata «Scientific Publishing in the European Research Area» che si svolgerà a Bruxelles il 15 e 16 febbraio. Per ulteriori informazioni sulla dichiarazione consultare: http://www. Stm-assoc. Org/ Per informazioni sulla conferenza consultare http://ec. Europa. Eu/research/science-society/page_en. Cfm?id=3459 .  
   
 

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