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Notiziario Marketpress di Martedì 16 Ottobre 2012
 
   
  TRATTA ESSERI UMANI, IL SISTEMA REGIONALE DI INTERVENTI NEL PROGETTO CONTRATTO

 
   
   Firenze, 16 ottobre 2012 – Contratto, acronimo di Contro la Tratta in Toscana, è il progetto promosso e coordinato dalla Regione attraverso il quale vari soggetti, istituzionali e del privato sociale, hanno realizzato un sistema regionale per garantire protezione e sostegno alle vittime mettendo a disposizione esperienze e competenze acquisite dai singoli territori. Il progetto è stato approvato per la prima volta nel 2011 dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Adesso viene ripresentato dalla Regione nell’ambito di un altro bando. Il cofinanziamento regionale ammonta a 200 mila euro. “La tratta di esseri umani in tutte le sue forme – commenta l’assessore al welfare Salvatore Allocca – è un fenomeno complesso e difficile da individuare. La Regione da vari anni si sta impegnando su questo delicatissimo fronte per favorire l’emersione delle vittime grazie ad una rete di servizi che copre tutto il territorio e promuove attività di prevenzione, protezione e assistenza. Il lavoro da affrontare a partire dal prossimo anno è il consolidamento del sistema degli interventi integrati per dare sostegno alle vittime e tutelarne il rispetto dei diritti”. Contratto è lo strumento operativo del ‘Sistema Regionale contro la tratta di esseri umani’ che consolida e innova tutti gli interventi finora realizzati con l’obiettivo di valorizzare le esperienze e le competenze in stretta collaborazione con i soggetti pubblici e quelli del privato sociale. Il Sistema regionale contro la Tratta punta a garantire risposte tempestive, efficaci e appropriate alle vittime, a razionalizzare risorse e servizi e a condividere regole, procedimenti e sistemi di misurazione e valutazione. L’insieme di servizi territoriali (socio-sanitari, sportelli di ascolto e orientamento, unità mobili con funzioni principali di monitoraggio del fenomeno, informazione, prevenzione e tutela della salute, strutture di accoglienza e di alloggio) assicurano programmi di protezione sociale e di assistenza e di inserimento socio-lavorativo alle vittime di sfruttamento lavorativo, a minori e donne costretti a prostituirsi e a persone immigrate sottoposte a forme di violenza o obbligate all’accattonaggio o a compiere attività illegali. Il sistema si struttura su due livelli, regionale e territoriale, ed individua azioni trasversali quali le attività di prevenzione, informazione e comunicazione, il numero verde regionale 800 186 086 (che lavora in stretto raccordo con quello Nazionale 800 290 290), la formazione continua per gli operatori ed un sistema informativo collegato al database nazionale. Interventi e risultati 2011-2012. Tra i primi meritano di essere segnalati l’attivazione del numero verde regionale, l’adozione di un regolamento che definisce le procedure per la gestione delle emergenze, attività di comunicazione (materiale informativo, newsletter mensile, profilo su social networks) e di formazione (seminario per operatori a Livorno – giugno – e a Montecatini – ottobre), la realizzazione di un sistema informativo regionale. Nei primi sei mesi di attività del progetto, gennaio-giugno 2012, il Numero Verde regionale ha gestito 37 casi di sfruttamento (28 di natura sessuale, 5 lavorativo e 4 di accattonaggio), le Unità Mobili hanno registrato 2.651 contatti e i drop-in hanno effettuato 89 colloqui. 27 persone hanno fatto ricorso ai servizi di emergenza e prima accoglienza, altre 63 sono state inserite in programmi di protezione sociale, 124 hanno usufruito del servizio di accompagnamento ai servizi socio-sanitari. Inoltre è stato avviato un percorso di informazione e raccordo con Prefetture e Questure e per l’inserimento lavorativo.  
   
 

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