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Notiziario Marketpress di Martedì 16 Ottobre 2012
 
   
  DISABILITA’. VENETO INCONTRA CONFERENZE SINDACI E ASSOCIAZIONI FAMIGLIE: A FRONTE TAGLI GOVERNATIVI, PER PRESERVARE MODELLO VENETO: NUOVA SCHEDA VALUTAZIONE DISABILITA’ E COMPARTECIPAZIONE SPESA DA PARTE FAMIGLIE SECONDO REDDITO ISEE

 
   
  Venezia, 16 ottobre 2012 - L’assessore regionale ai servizi sociali Remo Sernagiotto ha incontrato il 12 ottobre a Palazzo Balbi, sede della Giunta regionale, i rappresentanti delle Conferenze dei Sindaci del Veneto e di molte associazioni di disabili in relazione alle difficoltà derivanti al settore dei servizi sociali dai tagli previsti dal Governo Monti. “Ci saranno nei prossimi anni sempre minori risorse disponibili – ha detto – come conseguenza della spending review, del fiscal compact e della drastica diminuzione delle risorse per la sanità (si parla di 100/120 milioni di euro in meno per il Veneto). Perciò dobbiamo agire ora con fermezza per preservare l’eccellenza del modello sociale del Veneto, in particolare delle disabilità, ma possiamo farlo solo apportandovi alcune necessarie modifiche e differenziando i servizi offerti realizzando alcune sperimentazioni che possano fare da nuovo modello di sistema”. Sernagiotto ha indicato tre proposte precise. La prima proposta: la Giunta regionale definirà entro fine anno una nuova scheda multidimensionale di valutazione della persona con disabilità (Svamdi) che avrà almeno due o tre livelli di contribuzione omogenei su tutto il territorio regionale: La seconda proposta: tale nuovo, essenziale, strumento di valutazione si applicherà per quanto riguarda i 300 Centri diurni occupazionali non solo ai 6348 persone disabili attualmente ospitati ma a tutti coloro che a oggi non hanno potuto usufruirne (“ci sono almeno altri 5000 disabili – ha sottolineato Sernagiotto - tra cui molte persone autistiche, che sono fuori da questa rete dei servizi offerti dalla Regione“). La terza: una proposta di legge (che sarà avanzata come consigliere regionale) per cambiare la parte dell’articolo n.6 della legge regionale del 2009 sulla non autosufficienza che non prevede compartecipazione delle famiglie alle spese sostenute per i servizi ai disabili. “Ricordo – ha aggiunto - che tutte le Regioni, tranne il Veneto, hanno previsto una compartecipazione in tal senso. E’ tempo di cambiare, Non chiederemo un contributo indiscriminato a tutte le famiglie – precisa - ma solo a quelle che saranno indicate dal modello Isee sulla situazione economico-finanziario, ancora oggetto di aperto dibattito a livello nazionale”. A conclusione dell’incontro Sernagiotto ha detto: “E’ stato un confronto corretto, senza pregiudizi tra Regione Veneto, Conferenze dei Sindaci e Associazioni dei disabili. I sindaci ci hanno parlato delle grosse difficoltà che hanno davanti e sono molto disponibili a una soluzione come quella della compartecipazione che del resto è già realtà in molti comuni. Anche molte associazioni chiedono di poter condividere con la Regione una nuova strategia d’azione; altre sono contrarie all’impostazione regionale, ma niente di male, questa è democrazia. Ora la parola passa al Consiglio regionale. O si andrà a una modifica della legge 30 in tema di compartecipazione o si lasceranno le cose come stanno. Se la legge sarà modificata, cosa che mi auguro, per rimodulare i servizi a favore dei disabili e delle famiglie, i decreti applicativi saranno fatti dopo aver ottenuto il parere vincolante delle conferenze dei sindaci”.  
   
 

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