“Sono tre le sfide che l’agroindustria ha davanti a sé: migliorare l’organizzazione; collegare l’agroalimentare alla cultura e al paesaggio; internazionalizzare”. L’ha detto la vicepresidente della Regione Puglia e assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone nel corso di un convegno organizzato da Granarolo. “La prima sfida – ha spiegato - è organizzare meglio la produzione e la trasformazione, un processo che significa più ricerca e più trasferimento tecnologico. Per questa ragione i nostri incentivi e quelli che arriveranno dalla delibera Cipe di prossima pubblicazione, non finanziano solo capannoni industriali o altri interventi murari ma ancora una volta ricerca e innovazione per potenziare il management e migliorare le qualità organolettiche dei prodotti. “La seconda sfida – ha continuato la vicepresidente – consiste nel collegare l’agroalimentare con il turismo legato alla cultura, all’ambiente e al paesaggio per porre la qualità del prodotto accanto alle bellezze del territorio”. “La terza sfida è quella dell’internazionalizzazione, più facile da vincere se preceduta dalle condizioni appena espresse. Ci sono paesi del Nord Europa che arrivano ad esportare la metà delle loro produzioni. In Italia ancora non è così. Per questo occorre puntare sui mercati dei paesi in crescita, dove i consumi sono in aumento. Così si riesce a mantenere l’occupazione”.
