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Notiziario Marketpress di Mercoledì 17 Ottobre 2012
 
   
  UMBRIA: UN CONVEGNO A MORRA FA IL PUNTO SU SOSTENIBILITÀ E BIODIVERSITÀ LEGATE A GESTIONE DELLE AREE AGRICOLE

 
   
  Città di castello - Filari, siepi, alberi sparsi, campi, prati, fossi, tutto quello, cioè, che viene comunemente identificato con il paesaggio agricolo, costituisce anche l´ambiente più importante, in misura maggiore anche rispetto a boschi e foreste, per la biodiversità e la conservazione delle specie. Tanto più importante, dunque, in una situazione generale che ha visto, negli ultimi decenni, crescere la "conversione urbana" dei suoli a discapito delle aree agricole, lavorare per la tutela e la riqualificazione del patrimonio rurale, nella consapevolezza che sia la sostenibilità ambientale che la biodiversità sono legate ad una corretta e lungimirante gestione delle pratiche agricole. È stato questo il tema dibattuto il 14 ottobre a Morra (Città di Castello), in un convegno dedicato alla "Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale", tenutosi nel quadro delle iniziative della 38esima edizione della Sagra della Castagna, al quale hanno preso parte, fra gli altri, il sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta e l´assessore all´agricoltura della Regione Umbria Fernanda Cecchini. "Il patrimonio rurale è una ricchezza da preservare, - ha sottolineato il sindaco Bacchetta -, la tutela ambientale va di pari passo con lo sfruttamento intelligente del suolo". Per far questo - ha detto, nella sua relazione introduttiva, il professor Bernardino Romano, docente di agraria, occorre che ci sia una integrazione ed una messa in sinergia dell´agricoltura con le altre politiche di gestione del territorio, una stretta interazione fra le politiche agricole e le politiche ambientali, un coordinamento tra le varie forme e i diversi strumenti di pianificazione. L´asse 2 - ha aggiunto - del Programma di Sviluppo Rurale (che, come ha spiegato la dottoressa Maria Grazia Possenti della Regione Umbria, prevede con la misura 2.1.6 il sostegno ad investimenti "non produttivi", non immediatamente riconducibili, cioè, ad un profitto economico), va in questa direzione, e occorre proseguire su questa strada. "In Umbria le aree agricole costituiscono una parte assai rilevante del territorio regionale, che ne viene ´permeato´ in profondità - ha affermato, nella seconda delle relazioni in programma, il naturalista Mauro Magrini -, ed esso è dunque tanto più importante per la conservazione dell´avifauna, delle specie storicamente connesse alle aree agricole. La conservazione della biodiversità - ha sottolineato - è fortemente connessa ad un ambiente agricolo in buona salute, che non abbia perso il contatto con le buone pratiche della tradizione". "Quando parliamo di paesaggio rurale - ha detto, concludendo i lavori, l´assessore all´agricoltura della Regione Umbria Fernanda Cecchini - parliamo della nostra vita. Di qui l´importanza di un uso corretto del territorio agricolo e della conservazione del paesaggio rurale che ci è stato storicamente tramandato, tutelando la biodiversità all´interno di un progetto europeo, che presto condurrà ad una Carta della Biodiversità. L´umbria (che a Trevi si è dotata di uno specifico Osservatorio per la Biodiversità) può scommettere molto su questo terreno, lavorando su un´agricoltura - ha aggiunto - che salvaguardi l´ambiente, la sostenibilità e il risparmio energetico. La conoscenza, la comunicazione e la sensibilizzazione su questi temi, anche se essi sembrano non toccare direttamente le nostre tasche, rivestono un ruolo decisivo, perché riguardano direttamente - ha concluso l´assessore Cecchini - la vita in campagna e la qualità della vita di tutti noi".  
   
 

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