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Notiziario Marketpress di Martedì 16 Ottobre 2012
 
   
  CONVENTION CAMERE COMMERCIO, PRESIDENTE MARINI: QUALITÀ E INNOVAZIONE PER FAR TORNARE A CRESCERE ECONOMIA

 
   
  Perugia, 16 ottobre 2012 - "La vera, grande sfida che ci attende per far sì che l´economia nazionale possa riprendersi, è quella della maggiore competitività del nostro sistema che passa anche per i processi di internazionalizzazione delle imprese e della loro capacità di esportare". È quanto affermato dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, intervenuta ieri mattina a Perugia ai lavori della ventunesima Convention mondiale delle Camere di Commercio italiane all´estero. Per la presidente, è necessario concentrare ogni sforzo da parte di tutti gli attori, istituzionali ed imprenditoriali, "sulla qualità e l´innovazione" dei prodotti nazionali, perché sugli altri fattori, purtroppo, l´Italia e il suo sistema economico non sono più competitivi. "Sul terreno del costo del lavoro - ha aggiunto la presidente - in molte aree del mondo non siamo in grado di essere competitivi", e al tempo stesso "stiamo diventando un´economia high cost dal punto di vista delle materie prime e dell´energia". Inoltre, "non possiamo più far conto su fattori legati all´oscillazione dei cambi e alle svalutazioni competitive che in passato nei fatti hanno sostenuto un pezzo importante dell´industria e del sistema produttivo nazionale". Dunque, a giudizio della presidente Marini, "è il fattore ´qualità e innovazione´ il solo che potrà permetterci di vincere la sfida per riportare l´economia italiana a crescere". A questa sfida non sono estranee le politiche pubbliche che devono, anzi, favorire il più possibile l´evoluzione del nostro sistema produttivo verso elementi e fattori concreti che ne aumentino la sua competitività: "Le politiche pubbliche, soprattutto regionali - ha detto - devono avere l´ambizione di aprire a questa dimensione sistemi, filiere e reti di imprese". "Le politiche regionali - ha aggiunto Marini - devono quindi saper avere quella capacità di leggere i mutamenti e le strutture produttive territoriali nella loro intima essenza mentre al livello nazionale deve competere la capacità di costruire le infrastrutture di servizio ai processi di internazionalizzazione del sistema Paese nel suo complesso". Riferendosi poi al recente dibattito apertosi attorno alle questioni della riforma dell´assetto istituzionale dello Stato, ed in particolar modo del Titolo V della Costituzione, la presidente ha affermato che "la politica deve evitare l´atteggiamento da ´pendolo´ che oscilla una volta verso il federalismo spinto, e subito dopo verso forme di neocentralismo. Questo non giova non solo alla democrazia italiana, ma alla stessa economia. Personalmente ritengo che lo Stato debba recuperare alcune funzioni centrali nell´interesse di tutti, che però - ha concluso la presidente Marini - non deve porsi in contrapposizione al sistema istituzionale delle autonomie".  
   
 

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