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Notiziario Marketpress di Martedì 16 Ottobre 2012
 
   
  NON AUTOSUFFICIENZA: VIA LIBERA IN TRENTINO AL NUOVO ASSEGNO DI CURA

 
   
   Trento, 16 ottobre 2012 - “Un aiuto importante alle famiglie per l’assistenza alle persone non autosufficienti. Con questa decisione il Trentino, ancora una volta, è più vicino ai paesi del Nord Europa. In questi anni ho conosciuto molte situazioni di persone, ammalate o in stato di grave disabilità con margini limitatissimi di autonomia, accudite e assistite amorevolmente a casa dalla propria famiglia. Era giusto fare uno sforzo in più per sostenerle, e su questo terreno devo sottolineare che abbiamo registrato un ampio consenso delle forze politiche e sociali. Nonostante la grave crisi economica, abbiamo dimostrato che il Trentino sa scegliere le priorità, agire in fretta e agire bene." Con queste parole l´assessore provinciale alle politiche sociali e alla salute Ugo Rossi ha commentato ieri la decisione della Giunta provinciale che dà il via libera alla disciplina attuativa della legge provinciale 15 del 2012 in materia di tutela delle persone non autosufficienti e delle loro famiglie, approvata lo scorso luglio dal Consiglio provinciale. L’assegno di cura punta a favorire la permanenza dell´assistito al proprio domicilio, evitando dolorosi sradicamenti. Della misura, che si aggiunge all´indennità di accompagnamento, beneficeranno le persone residenti in provincia di Trento ininterrottamente per almeno tre anni. “Non posso che esprimere la mia più piena soddisfazione per la decisione assunta oggi - ha detto ancora l´assessore Rossi - . Un doveroso ringraziamento va anche agli uffici provinciali e all’Azienda sanitaria per il lavoro compiuto in così breve tempo. Una pubblica amministrazione diversa, rispetto a quella che emerge dalle cronache nazionali, è possibile e lo abbiamo dimostrato ancora una volta. Ho conosciuto diverse persone, ammalate o in stato di grave disabilità, accudite e assistite con pazienza, amore, sensibilità a casa propria, dalle proprie famiglie. Famiglie provate, oltre che dalla sofferenza personale, da impegni assistenziali sempre più insostenibili, che non possono essere lasciate sole ma che necessitano di assistenza e aiuto´”. Il provvedimento ha anche un´altra importante funzione, quella di innescare dei processi virtuosi valorizzando il più possibile l´intervento di soggetti del privato-sociale nel settore dei servizi rivolti a persone non autosufficienti e alle loro famiglie. Per alzare il livello dei servizi domiciliari sull´intero territorio si pensa di incentivare nella fase di start up le imprese che vogliono iniziare ad occuparsi di assistenza. Si tratta di favorire con il tempo la formazione di una filiera di servizi omogenea sul territorio perché l´assegno di cura si trasformi da somma in denaro da erogare a vaucher che i cittadini possano spendere in servizi capaci di produrre valore. Scheda: l´assegno di cura - L’assegno di cura è un intervento assistenziale orientato a favorire la permanenza dell´assistito al proprio domicilio ed è correlato alla misura del bisogno della persona non autosufficiente, da garantire in ambito domiciliare e semiresidenziale. L’accertamento della condizione di non autosufficienza e del fabbisogno assistenziale viene effettuato dalle unità di valutazione multidimensionali, costituite da operatori sanitari e sociali. L’unità di valutazione multidimensionale redige, per ciascuna persona non autosufficiente, un piano di assistenza individualizzato tenendo conto dei bisogni, delle condizioni sociali e familiari dell’assistito. Chi sono i beneficiari - L´assegno di cura è una misura di cui potranno beneficiare le persone residenti in provincia di Trento ininterrottamente per almeno tre anni che già percepiscono l´indennità di accompagnamento. Tutti coloro che chiederanno l´assegno di cura saranno sottoposti ad un´apposita visita per accertare il diritto al beneficio. L´assessore ha annunciato che le prime visite dell´Azienda sanitaria partiranno già il mese prossimo. Si prevede che tutte le valutazioni siano completate entro maggio del 2013. Valutazione condizione economico patrimoniale - Il nuovo assegno di cura verrà assegnato a coloro i quali avranno un indice Icef inferiore a 0,28. Ai fini Icef, il nucleo familiare è composto da beneficiario e altri componenti conviventi. Per quanto riguarda la valutazione della condizione economico patrimoniale ai fini di tale indice Icef, va segnalata in particolare la previsione di una franchigia di 150 mila euro sul valore dell´abitazione di proprietà del destinatario dell´assegno di cura, "per cui la prima casa non peserà sulla valutazione, restando escluse solo gli alloggi più che signorili". Il regolamento introduce inoltre una franchigia di 40 mila euro sul patrimonio mobiliare della famiglia in modo da non contare i risparmi fino a tale cifra. Come segnalato dalle organizzazioni sindacali, si terrà conto delle situazioni di monoreddito (pensione sociale). In questi casi anziché agire sull´Icef si è preferito intervenire con un abbattimento del reddito. Si arriva ad un abbattimento di 8.100 euro nel caso in cui la condizione di non autosufficienza riguardi una persona minorenne per assistere la quale un genitore deve spesso rinunciare al lavoro fuori casa. Sono previsti meccanismi di abbattimento del reddito anche per le persone disabili che trovandosi in età lavorativa siano produttrici di reddito Un sistema a quattro livelli - L´assegno prevede la corresponsione di somme in denaro proporzionate sia alla gravità dei casi che alla condizione economico-patrimoniale dei singoli richiedenti e delle loro famiglie. La delibera introduce una scala di gravità con 4 livelli. Per ogni livello di gravità è definito un importo minimo ed un importo massimo Viene sempre concesso l´importo massimo qualora non venga superato il limite Icef di 0,18. Per valori dell´icef compresi tra il limite inferiore ed il limite superiore, l´importo dell´assegno sarà compreso tra importo minimo e importo massimo in modo inversamente proporzionale all´Icef risultante Importi assegni mensili Gravità livello 1 Massimo 80 euro (nuovo assegno di cura) + 557,04 euro (indennità di accompagnamento) = € 637,04; Gravità livello 2 Massimo 250 euro (nuovo assegno di cura) + 557,04 euro (indennità di accompagnamento) = € 807,04 Minimo 125 euro (nuovo assegno di cura) + 557,04 euro (indennità di accompagnamento) = € 682,04; Gravità livello 3 Massimo 500 euro (nuovo assegno di cura) + 557,04 euro (indennità di accompagnamento) = €1057,04 Minimo 250 euro (nuovo assegno di cura) + 557,04 euro (indennità di accompagnamento) = € 807,04; Gravità livello 4 Massimo 800 euro (nuovo assegno di cura) + 557,04 euro (indennità di accompagnamento) = €1357,04 Minimo 400 euro (nuovo assegno di cura) + 557,04 euro (indennità di accompagnamento) = € 957,04. I costi - Per l´assegno di cura l´assessore Rossi ha ricordato che la dotazione finanziaria prevista dal bilancio provinciale è di circa 12 milioni di euro, da aggiungere ai 77 milioni destinati alle indennità di accompagnamento. I controlli. Non mancheranno i controlli per evitare i casi di utilizzo distorto delle somme erogate. Sono previsti meccanismi di controllo automatico da parte dell´Azienda sanitaria che interesseranno almeno il 10 per centro dei beneficiari, cui si aggiungeranno gli accertamenti assicurati dagli assistenti e dai medici di base. Secondo Rossi "questa misura contribuisce a creare una cultura nelle famiglie che percepiscono l´indennità di accompagnamento. Il controllo sull´assegno di cura alimenterà infatti la percezione che anche l´indennità di accompagnamento sia coinvolta nella verifica. In tal modo potremo mirare alle vere situazioni di bisogno più di quanto non riusciamo a fare oggi.  
   
 

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