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Notiziario Marketpress di Martedì 16 Ottobre 2012
 
   
  PIEMONTE: ACCORDO PER VALORIZZARE I BENI CULTURALI RELIGIOSI UN’APPOSITA COMMISSIONE INDIVIDUERÀ GLI INTERVENTI SU CUI CONCENTRARE SFORZI E RISORSE

 
   
  Torino, 16 ottobre 2012 - Regione Piemonte e Conferenza episcopale piemontese hanno rinnovato l’accordo per la salvaguardia e la valorizzazione dei beni culturali di interesse religioso appartenenti a enti o istituzioni ecclesiastiche, in modo da concentrare gli sforzi e le risorse sugli interventi ritenuti prioritari. La firma sul protocollo d’intesa è stata apposta il 15 ottobre dal presidente della Regione, Roberto Cota, e dall’arcivescovo di Torino, mons. Cesare Nosiglia, alla presenza dell’assessore regionale alla Cultura, Michele Coppola, e del vescovo di Pinerolo, mons. Piergiorgio Debernardi. “Il protocollo - ha precisato Cota - si propone tre finalità. La prima è quella di un riconoscimento da parte della Regione dei beni culturali ecclesiastici come meritevoli di tutela e di attenzione: sono del resto una parte importante del nostro patrimonio storico, culturale e artistico e quindi di tutta la nostra comunità. La seconda finalità quella è rendere questo patrimonio il più possibile fruibile dai cittadini e dai tanti turisti che sempre in numero maggiore scelgono il Piemonte come loro meta. La terza riguarda la programmazione degli interventi di recupero e valorizzazione di questi beni, attraverso un’apposita commissione paritetica che sia in grado di coordinare e di concentrare gli sforzi senza disperderli in iniziative isolate. In un momento di generale difficoltà finanziaria è quanto mai opportuno procedere con un metodo razionale di questo tipo”. Il percorso per giungere a questo protocollo d’intesa è stato faticoso e tortuoso. Infatti, oltre alle diocesi che fanno parte della Conferenza episcopale piemontese, esclusa la Valle d’Aosta, sono intervenute anche quelle che hanno parrocchie nel territorio piemontese: Genova (21), Ventimiglia (2) e Tortona (144). Nel corso della cerimonia è emerso che all’origine del protocollo c’è fiducia e collaborazione tra Regione e Conferenza episcopale, evidenziata dal coordinamento degli interventi di restauro, dalla salvaguardia dei beni artistici, architettonici e archivistici, dalla tutela del patrimonio bibliografico di interesse religioso. Il documento è un’intesa della durata di quattro anni, rinnovabile tacitamente, che abbraccia tutti i beni culturali e prevede anche la partecipazione della Regione al finanziamento secondo una programmazione pluriennale, concordata con la valutazione congiunta delle priorità reali. La sua applicazione esige, dunque, una azione più condivisa e rispettosa delle necessità di tutte le diocesi coinvolte. A questo riguardo è particolarmente importante l’articolo 10, che prevede la creazione di una commissione paritetica presieduta dall’assessore regionale alla Cultura e dal vescovo presidente della Consulta regionale per i Beni culturali ecclesiastici della Conferenza episcopale piemontese e composta da funzionari esperti della Regione e da delegati della Consulta. Inoltre, verrà accresciuta la sinergia tra Regione e Soprintendenza, per aumentare gli interventi qualificati per rispondere sempre meglio alla tutela e valorizzazione di tutto il cospicuo patrimonio dei beni culturali di interesse religioso di proprietà di enti e istituzioni ecclesiastiche. “Questo protocollo - ha commentato l’assessore Coppola - esprime la volontà di definire un percorso. Il documento individua una modalità lavorativa con cui riconoscere in maniera organizzata tutti gli interventi. La creazione della Consulta è un passaggio ulteriore che conferma il lavoro già svolto insieme, come è avvenuto l’anno scorso con il Sistema delle biblioteche ecclesiastiche.” Ampio riconoscimento è andato poi a don Valerio Pennasso, responsabile degli operatori della Consulta regionale per i Beni culturali ecclesiastici, grazie al quale, nell’arco di questi ultimi anni, si è riusciti a intessere relazioni sempre più efficaci e propositive con tutti gli altri enti coinvolti.  
   
 

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