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Notiziario Marketpress di Venerdì 19 Ottobre 2012
 
   
  CHâTILLON (CASTELLO GAMBA): APRE IL MUSEO REGIONALE DI ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA

 
   
  Sarà una mostra dedicata alla figura di Italo Mus, artista simbolo della Valle d’Aosta e originario di Châtillon, l’evento che darà il battesimo ufficiale al nuovo Museo regionale di arte moderna e contemporanea, con sede all’interno delle sale del castello Gamba, restaurato dall’Assessorato regionale dell’istruzione e cultura e pronto ufficialmente ad aprire al pubblico il 27 ottobre 2012. A presentare il nuovo polo museale valdostano, che vuole essere luogo di cultura a 360 gradi attraverso il coinvolgimento attivo degli artisti locali, dei diversi target di pubblico, dai grandi ai più piccoli, e dei turisti, sono stati, nel corso di un’affollata conferenza stampa, l’Assessore regionale alla cultura, Laurent Viérin, il Soprintendente ai beni culturali, Roberto Domaine, il Sindaco di Châtillon, Henri Calza, e la curatrice della mostra Sandra Barbieri, storica dell’arte e ricercatrice. Laurent Viérin – Assessore regionale dell’istruzione e cultura: "Dopo 30 anni restituiamo il castello Gamba alla comunità e questo rientra nella filosofia di Restitution e di inserimento del castello Gamba nel circuito dei castelli della Valle d’Aosta. Questo luogo poi costituisce un ulteriore volano: è un luogo di arte e cultura, e questo è anche lo slogan che abbiamo coniato. Un luogo dove produrremo arte e cultura, un luogo accessibile alle famiglie, ai bimbi attraverso le visite didattiche, ai giovani e a tutte le persone che vorranno accedervi. È una dimora storica che ospiterà al suo interno momenti di valorizzazione espositiva temporanea, come oggi la mostra su Italo Mus, ma sarà anche la sede di collezioni che vengono esposte in modo permanente e che fanno parte del patrimonio artistico acquistato nel tempo dall’amministrazione regionale. Il parco attorno al castello dona suggestione a questo luogo che vogliamo far vivere e far diventare una casa della cultura e dell’arte moderna e contemporanea per i valdostani e per i turisti presenti in Valle d’Aosta, sviluppando in questo modo un turismo culturale in cui noi crediamo tantissimo. Il Museo ospiterà la collezione di arte moderna e contemporanea regionale che comprende oltre 1.500 opere. A fianco dei lavori dei maestri del ‘900, tra cui le sculture di Martini, Mastroianni, Manzù, Arnaldo e Giò Pomodoro e i dipinti di Casorati, De Pisis, Carrà, Guttuso, la collezione documenta la produzione figurativa italiana della seconda metà del secolo sino a esponenti della ricerca contemporanea come Schifano, Baruchello, Rama, Mainolfi. Un’ampia scelta di opere testimonia inoltre con varietà i movimenti che hanno animato la scena artistica italiana negli ultimi 25 anni: sono rappresentati, ad esempio, l’Informale, l’Astrattismo geometrico, la Transavanguardia e la Pop Art. Particolare rilievo è dato al territorio valdostano attraverso l’attività degli artisti locali, o attivi in Valle su committenza regionale. Il castello è stato acquisito nel 1982 dalla Regione e il restauro architettonico, realizzato tra il 2002 e il 2005, è costato, comprendendo anche l’attuale progetto di allestimento, complessivamente circa 5 milioni di euro. Roberto Domaine – Soprintendente beni culturali Regione autonoma Valle d´Aosta: L’iter comincia nel 1982 con l’acquisizione da parte della Regione del castello, realizzato agli inizi del Novecento, il che costituisce anche una novità per quanto attiene al restauro monumentale che finora ha interessato interventi riguardanti la stagione medievale, che ha visto la Valle d’Aosta protagonista. Questo intervento poi, vuole valorizzare le collezioni d’arte della Regione autonoma Valle d’Aosta che erano in questi anni disperse negli uffici e luoghi istituzionali e quindi difficilmente visibili all’intera collettività. Pertanto è un luogo che raccoglierà il percorso artistico che ha vissuto la Valle d’Aosta dal dopoguerra ai giorni nostri e che ha visto, quale momento fondante, l’acquisizione della collezione Sitav negli anni 1985-86. Questo luogo deve avere una funzione didattica importante. E’ un polo culturale e i poli culturali servono a formare le nuove generazioni al tema dell’arte e dovranno servire anche agli artisti locali per sperimentare, confrontarsi con il mondo esterno. Deve altresì essere un luogo dove tutti possano liberare la loro creatività in modo positivo. Non solo, i poli culturali per vivere hanno bisogno di continua ricerca e studio, altrimenti sono destinati a perdere la loro azione incisiva nel tempo. Le 13 sale espositive del castello sono situate al primo e al secondo piano in uno spazio complessivo di 600 metri quadrati e accolgono dipinti e sculture secondo uno sviluppo sia cronologico che tematico. Il castello Gamba, circondato da un suggestivo parco di 7000 metri quadrati, si presenta al pubblico come un luogo di arte e di cultura dotato di una serie di servizi programmati per avvicinare le diverse fasce di visitatori all’arte moderna e contemporanea attraverso attività di laboratorio, visite guidate e una serie di eventi ideati per offrire occasioni di scoperta, emozione e apprendimento dell’arte. Info: www.Regione.vda.it    
   
 

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