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Notiziario Marketpress di Martedì 16 Ottobre 2012
 
   
  AVIANO: AL CRO, OLTRE 2 MLN EURO PER NUOVA CENTRALE TERMICA

 
   
   Aviano (Pn), 16 ottobre 2012 - "Non possiamo considerare il Centro di Riferimento Oncologico (Cro) come un istituto locale perché, al contrario, è un centro sanitario e scientifico regionale e nazionale con importanti riflessi internazionali al di là della sua collocazione geografica. In questo senso, il ruolo del Cro va riconosciuto nel Piano Oncologico Regionale". Lo ha affermato il vicepresidente della Regione ed assessore alla Salute, Luca Ciriani, ieri al termine della visita ufficiale al Cro nel corso della quale si è intrattenuto con il presidente del Comitato di indirizzo, Michelangelo Agrusti, il direttore generale, Piero Cappelletti, e il direttore sanitario, Paolo De Paoli. "Un incontro - ha ricordato Ciriani - finalizzato a conoscere da vicino una realtà importante della dimensione sanitaria del Friuli Venezia Giulia; a un confronto di idee sul prossimo Piano Oncologico regionale; a un´analisi congiunta dei problemi e delle prospettive di questo Centro di ricerca e cura". Il vicepresidente ha comunicato ai dirigenti del Cro che la Giunta regionale ha provveduto al riparto della metà degli utili conseguiti nella gestione della sanità ("l´altra metà dovrà purtroppo essere messa a riserva in attesa di sapere se dovremo consegnarli al governo nazionale"), assegnando al Cro 2 milioni 163 mila euro. La somma, hanno spiegato i dirigenti dell´Istituto, sarà impiegata per la nuova centrale termica, che porterà benefici economici, ambientali e della sicurezza. A proposito di sicurezza, Ciriani ha anche visitato il terzo piano del Cro appena ristrutturato con le norme antisismiche e con la nuova impiantistica: l´adeguamento va avanti da tre anni e ora proseguirà con i piani successivi. Il vicepresidente ha espresso vivo compiacimento per i lavori realizzati e in programma "che porteranno ancor maggiore comfort sia ai pazienti che al personale che al Cro lavora, oggi uno degli ospedali più sicuri in Italia". I vertici del Cro hanno quindi sottoposto a Ciriani i programmi di sviluppo del centro facendo presente che un istituto come questo non legato necessariamente al territorio in cui sorge deve avere un ruolo nel Piano Oncologico Regionale, deve avere un rapporto stretto con le Università regionali (il campus ora in appalto dovrà servire proprio per ospitare gli specializzandi), deve operare (e già lo sta facendo con vari istituti in Canada e in Israele) secondo un´ottica di rapporti internazionali con altri centri oncologici di eccellenza.  
   
 

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