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Notiziario Marketpress di Mercoledì 17 Ottobre 2012
 
   
  L’OPERAZIONE RISTORANTI APERTI TRA LE INIZIATIVE DELL’ASSEMBLEA NAZIONALE ANCI A BOLOGNA

 
   
  Nella Sala Maggiore, storica sede della Galleria d’Arte Moderna, presso i padiglioni della fiera di Bologna, mercoledì 17 alle ore 20.00, al termine della prima giornata dell’annuale assemblea nazionale Anci (Associazione Nazionale Comuni d’Italia), verrà presentata, di fronte a 1.000 sindaci italiani, l’operazione Ristoranti aperti, un’iniziativa a favore della ristorazione delle aree emiliane colpite dal sisma. L’iniziativa Ristoranti aperti prenderà avvio con un evento, organizzato da Anci, Anci Emilia-romagna e Chef to Chef, che consiste in una cena buffet di raccolta fondi, alla quale gli amministratori parteciperanno contribuendo con un’offerta, preparata da ristoratori che operano nelle zone colpite dal sisma. Anci ha deciso di trasformare la tradizionale serata di benvenuto dell’Assemblea nazionale in un’occasione di solidarietà nei confronti dei territori terremotati, condividendo l’idea per cui l’apertura dei ristoranti delle zone colpite dal sisma in Emilia-romagna rappresenta infatti un valore come settore d’impresa, ma anche per l’immagine e l’economia di tutta un’area. L’organizzazione della cena è in capo alla storica Trattoria La Rosa di Sant’agostino di Ferrara, mentre per conto delle associazioni il punto di riferimento è la segreteria di Chef to Chef emiliaromagnacuochi. I ristoranti presenti nella serata saranno la Lanterna di Diogene di Bomporto (chef Giovanni Cocci), la Trattoria La Rosa di Sant’agostino (chef Adriana Biondi), il Don Giovanni di Ferrara (chef Pier Luigi Di Diego) e l’Osteria La Fefa di Finale Emilia (chef Giovanna Guidetti). La serata sarà anche il valore una vetrina delle eccellenze gastronomiche dell’Emilia-romagna, in particolare dei prodotti Dop e Igp offerti dalle aziende e dai consorzi della Regione a favore dei ristoratori delle aree danneggiate dal terremoto. Si tratta di prodotti tipici quali ad esempio il Parmigiano-reggiano e l’olio di Brisighella, il Lambrusco e lo zampone di Modena, o ancora la Mora Romagnola e la piadina. L’iniziativa si avvale anche della disponibilità e del contributo dati dalla Scuola alberghiera e di ristorazione di Serramazzoni che garantirà il servizio di sala, e dall’Accademia internazionale enogastronomi sommeliers di Bologna per il servizio di mescita dei vini. Il progetto Ristoranti aperti continuerà, dopo la serata iniziale, vedendo le associazioni di volontariato eno-gastronomico partecipare attivamente alla ripresa del territorio, organizzando eventi gastronomici e presenze diffuse. Si tratta di un “cartellone” autogestito per far incontrare domanda e offerta delle eccellenze territoriali.  
   
 

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