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Notiziario Marketpress di Mercoledì 17 Ottobre 2012
 
   
  DON CARLO INAUGURA LA STAGIONE LIRICA E LE CELEBRAZIONI DEL BICENTENARIO VERDIANO DI MODENA

 
   
  Parma, 17 ottobre 2012 - Don Carlo, che inaugura mercoledì 17 ottobre 2012 alle ore 20.00 la Stagione Lirica e le celebrazioni del bicentenario verdiano del Teatro Comunale Luciano Pavarotti di Modena, viene presentato in coincidenza e in accordo con il Festival Verdi. “Siamo lieti di poter presentare questo importante appuntamento verdiano a fianco delle opere in programma al Teatro Regio di Parma in questi giorni - dichiara il Direttore del teatro modenese Aldo Sisillo – offrendo così al nostro territorio l’opportunità di rafforzare la propria offerta nei confronti del pubblico locale e di quello internazionale”. Tra i titoli più impegnativi del repertorio verdiano, Don Carlo manca dal palcoscenico modenese da trent’anni e in questa speciale versione, conosciuta al mondo operistico come “versione di Modena”, approntata e approvata da Verdi nel 1886 in occasione della rappresentazione all’allora Teatro Municipale, non è stata più rappresentata in tempi moderni. L’opera replicherà venerdì 19 ottobre alle ore 19.00 e domenica 21 ottobre alle ore 15.30. Con la regia di Joseph Franconi Lee, che dello stesso titolo cura da oltre vent’anni le riprese dello storico allestimento di Luchino Visconti, le scene disegnate da Alessandro Ciammarughi e realizzate nello storico laboratorio del Teatro Comunale da Rinaldo Rinaldi, le luci di Nevio Cavina e i movimenti coreografici di Marta Ferri, a dare vita al capolavoro verdiano saranno Giacomo Prestia, Mario Malagnini, Sergio Escobar, Simone Piazzola, Luciano Montanaro, Paolo Buttol, Cellia Costea, Alla Pozniak, Irène Candelier, Giulio Pelligra, Marco Gaspari, diretti da Fabrizio Ventura alla testa dell’Orchestra Regionale dell’Emilia Romagna e del Coro lirico Amadeus – Fondazione Teatro Comunale di Modena, Maestro del coro Stefano Calò. “L’opera ha dimensioni wagneriane, – racconta il Maestro Ventura – quasi quattro ore di musica, e l’alternanza dei numeri musicali è concepita in modo straordinariamente chiaro ed efficace dal punto di vista drammatico. È un’opera di una varietà incredibile ed è la più complessa di Verdi, soprattutto dal punto di vista psicologico. La sfera privata e la sfera politica si intrecciano l’una nell’altra, secondo una concezione che ha sempre interessato Verdi, da I due Foscari a Nabucco, a Simon Boccanegra, ma che qui trova la sua espressione più compiuta.” “La mia visione di Don Carlo – spiega il regista Franconi Lee – deve molto alla regia che dell’opera fece Luchino Visconti nell’allestimento che ho avuto la fortuna di riprendere per la prima volta dopo la morte del regista per il Teatro dell’Opera di Roma, iniziando un’avventura e un rapporto con questo titolo e con quello spettacolo che dura ormai da ventisette anni e che mi ha portato nei teatri di tutto il mondo”.  
   
 

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