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Notiziario Marketpress di Mercoledì 17 Ottobre 2012
 
   
  CONFERENZA PERMANENENTE RIFORMA SANITA´ E´ OPPORTUNA

 
   
  Trieste, 17 ottobre 2012 - La Conferenza Permanente per la Programmazione Sanitaria, Sociale e Socio-sanitaria Regionale, che ieri a Udine, sotto la presidenza del sindaco di Sacile, Roberto Ceraolo, ha esaminato il Disegno di Legge regionale sul "Riordino istituzionale e organizzativo del Servizio sanitario regionale", riconosce che il sistema "necessita di un´opportuna riforma che punti al mantenimento e alla sostenibilità dell´elevata qualità delle prestazioni sanitarie e socio assistenziali di iniziativa pubblica" erogate in Friuli Venezia Giulia. Lo si legge nella deliberazione che la Conferenza ha espresso all´unanimità, in cui si sottolinea la convinzione "una riforma del sistema sanitario sia ineludibile nella prospettiva della sostenibilità economica della sanità pubblica e per mantenere l´eccellenza delle risposte fornite dal sistema regionale nell´ambito delle trasformazioni in atto sotto i profili demografico ed epidemiologici della popolazione regionale". La Conferenza permanente concorda poi sul fatto che "l´attualità impone l´adozione di modelli rivolti alla massima integrazione dei servizi sanitari e socio assistenziali, nell´ottica di una ´presa in carico´ del paziente che garantisca appropriatezza e continuità della cura". Nel documento approvato, si evidenzia anche come "l´articolato del disegno di legge perimetri una ´cornice´ di riferimento, peraltro non omogenea per il territorio regionale nel suo complesso (con caratteristiche sociali, demografiche, epidemiologiche e geomofologiche molto diverse), che non esaurisce le problematiche presenti, anzi le rinvia a successivi provvedimenti attuativi". Da qui la richiesta del sistema delle Autonomie Locali di "un ampio ed articolato confronto preventivo". La Conferenza Permanente esplicita anche la propria preoccupazione per il dimensionamento prospettato per il Distretto, "ritenendo che il principio della coincidenza con l´Ambito risponda alla necessità di formulare compiutamente il raccordo tra servizi sanitari e socio assistenziali", proprio nella logica della continuità assistenziale e dell´appropriatezza delle cure. Inoltre viene evidenziata "l´opportunità di mantenere le deroghe relative al numero minimo di abitanti per i Distretti presenti in realtà montane come attualmente previsto dalla L.r. 12 del 1994". Infine la Conferenza all´unanimità rivendica il rispetto del ruolo dei Comuni nei compiti di indirizzo e di controllo in materia che sono loro attribuiti dalla legge, ritenendo che tale garanzia possa essere compromessa da un ampliamento abnorme del numero di abitanti per Distretto e quindi degli Ambiti e, conseguentemente, del numero delle municipalità convergenti all´interno di un´unica Assemblea dei Sindaci".  
   
 

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