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Notiziario Marketpress di Lunedì 19 Febbraio 2007
 
   
  CENTRO INTERNAZIONALE RICERCA SUL COOPERATIVE LEARNING LAVORO DI GRUPPO MIGLIORA QUALITÀ DELLA VITA E RISULTATI L’ASSESSORE PANIZZA: “NECESSARIA LA COLLABORAZIONE TRA COOPERAZIONE E UNIVERSITÀ”

 
   
   Trento, 19 febbraio 2007 – E’ stato presentato il 16 febbraio “Circle”, il Centro internazionale di ricerca sul cooperative learning, la nuova area di ricerca del Dipartimento di sociologia e ricerca sociale dell’Università degli studi di Trento. Alla presentazione, che si è tenuta presso la Facoltà di sociologia di piazza Venezia a Trento, erano presenti oltre al direttore del Circle, il professor Giorgio Chiari, anche l’assessore provinciale all’artigianato e alla cooperazione Franco Panizza. “E’ necessario – ha sottolineato Panizza – che il mondo cooperativo e quello universitario collaborino per individuare nuovo modello e nuovi standard lavorativi, in grado di valorizzazione il lavoro di gruppo partendo proprio dall’attenzione verso le capacità individuali”. Dal canto suo il professor Chiari ha spiegato il senso della giornata di incontri su Circle: “Abbiamo esteso l´invito ad alcuni docenti di università e istituzioni educative e a responsabili del mondo del lavoro e delle imprese che condividono con noi la sfida della ricerca di nuove strade per risolvere due grossi problemi: la caduta delle motivazioni e la crescente conflittualità delle relazioni che si manifestano sia negli ambienti formativi che nella realtà del mondo del lavoro. In occasione di questo incontro, contiamo di confrontarci sulle esperienze elaborate in diversi ambienti, e di valutare alcune prospettive e iniziative di lavoro e di ricerca teoricamente fondate”. Da alcuni anni l´Università di Trento sta compiendo sperimentazioni nel settore della didattica e nelle sue applicazioni sul posto di lavoro con particolare riferimento al campo delle metodologie di Cooperative Learning. Numerose sono le esperienze compiute e i contatti organici di collaborazione stabiliti con esperti e gruppi di ricerca e sperimentazione italiani, europei e statunitensi. In questo contesto nasce Circle, il Centro internazionale di ricerca sul cooperative learing che opera presso il dipartimento di sociologia e di ricerca sociale dell’Università degli studi di Trento e in particolare della Facoltà di sociologia. Nel suo creare e potenziare le abilità sociali (Social Skills), definite dalla moderna "Teoria dell´apprendimento e della Leadership", il Cooperative Learning tende a produrre notevoli miglioramenti nei vari ambienti formativi e lavorativi degli individui ed anche in quelli relazionali e familiari. Come la ricerca ha ampiamente dimostrato: a) il Cooperative Learning migliora lo sviluppo dell´identità personale, dell’autostima, della capacità di stare e lavorare in gruppo, in team, in ‘squadra’; b) il lavorare in stretta sinergia con i colleghi migliora le abilità interpersonali e di comunicazione, la responsabilità, lo spirito di iniziativa e la capacità di prendere decisioni, di risolvere problemi e conflitti (decision making, problem solving, conflict resolution); c) questo miglioramento delle relazioni e dell’ambiente di lavoro produce infine una più soddisfacente salute fisica e psicologica e un migliore controllo sociale e ambientale del contesto. A questo proposito, l’assessore provinciale all’artigianato e alla cooperazione Franco Panizza ha ribadito che “molto ancora rimane da fare per valorizzare nel mondo del lavoro la logica di gruppo, partendo dalla persona. Mi rendo conto che non è facile ma dobbiamo affidarci a diverse discipline così da generare una nuova integrazione fra cooperazione e mondo accademico”. Il primo obiettivo di Circle è rivolto al mondo della scuola, dell´università e più in generale della formazione, e mira al superamento della lezione frontale e della didattica centrata sul docente, modello essenzialmente deduttivo, aristotelico, ancora elitaristico, caratteristico della prima metà del secolo scorso. Inoltre, Circle ha come secondo obiettivo il mondo del lavoro e delle imprese, puntando al superamento del modello gerarchico, tuttora largamente prevalente nella gestione e organizzazione aziendale, essenzialmente autoritario ed eccessivamente asimmetrico. “In effetti – spiega il professor Giorgio Chiari, direttore di Circle - educazione e formazione risentono dello stesso quadro di riferimento teorico: lo studente e il lavoratore non partecipano attivamente perché l´insegnante o il manager è autoritario. L´approccio gerarchico, impositivo su studenti e lavoratori, blocca l´apprendimento di ordine superiore e le capacità di creazione e produce un apprendimento superficiale, passivo, reattivo e controautoritario, un´incapacità di comprensione e una notevole incompetenza. La presenza di un clima cooperativo di studio e di impresa è frutto di una formazione diversa, che punta sullo sviluppo di capacità e atteggiamenti strategici attivati a monte dell´organizzazione: un efficace lavoro di gruppo, di apprendimento, di insegnamento, di formazione, di management, di leadership”. In particolare, il Circle si pone l´obiettivo pratico di innalzare il livello di efficacia del lavoro di gruppo, del team che viene ormai largamente avviato e praticato i numerosi ambienti educativi, universitari e imprenditoriali. Sulla base di istruzioni specifiche teoricamente fondate, il processo di microteaming del gruppo cooperativo si è rilevato di straordinaria efficacia per la formazione di elementi cognitivi, sociali e relazionali. A questo fine il Circle tende a potenziare il clima di apprendimento e di lavoro e le relazioni che in esso si formano, oltre a prospettare sperimentazioni fondate su modelli di Cooperative Learning fortemente strutturati, e a rafforzare senso di appartenenza, affiliazione, autostima, eterostima, autoefficacia e altruismo (We-ness e giving) dei partecipanti. .  
   
 

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