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Notiziario Marketpress di Lunedì 19 Febbraio 2007
 
   
  I PORTI TOSCANI MOTORE DI COMPETITIVITÀ PER LA REGIONE GLI ASSESSORI BERTOLUCCI E CONTI NEL PRIMO DEI CINQUE SEMINARI A TEMA. "IL PORTO DI CARRARA DEVE CRESCERE"

 
   
  Marina Di Carrara (Ms), 19 febbraio 2007 - Passa dai porti e dalla piattaforma logistica costiera la modernizzazione e lo sviluppo della Toscana, non solo quella del mare. Porti che collegano le diverse sponde del Mediterraneo. Porti che producono. L´ha spiegato nel pomeriggio Patrizia Lattarulo, ricercatrice dell´Irpet: l´economia del mare vale da sola 541 milioni di euro in Toscana, in larga parte concentrati nel sistema dei porti. Porti che sono dunque una ricchezza di per sé, ma anche un motore di sviluppo per l´indotto e per i traffici verso l´entroterra. Porti che devono fare squadra, dice la Regione, ma che possono ancora crescere. Come quello di Marina di Carrara appunto, dove oggi, parlando di porti e trasporti, è iniziato il percorso di incontri a tema che sfocerà il 15 giugno nella seconda conferenza regionale del mare, sei anni dopo la prima che si svolse a Livorno. "Il masterplan regionale dei porti conferma le prospettive di crescita di Carrara" affermano senza indugi nel corso della mattina, alla Marmoteca di Carrara Fiere, l´assessore regionale alle infrastrutture Riccardo Conti e il collega al coordinamento delle politiche del mare Giuseppe Bertolucci. Specializzazione, ma non unica vocazione, senza precludesi altre strade. "Il porto di Marina - dicono - può dunque consolidare e sviluppare la sua peculiarità, che è quella dei traffici di marmi e graniti e delle merci che non viaggiano in container". La Regione ha stanziato 7 milioni da investire entro il 2008. Ma il porto, aggiungono i due assessori, dovrà essere riorganizzato anche con una particolare attenzione ai Nuovi Cantieri Apuani e guardando al cabotaggio. Il porto non potrà certo crescere senza una migliore viabilità, potenziando dunque la direttrice tirrenica, con la terza corsia sull´A12 e la strada dei marmi. "E dovrà farlo - concludono i due assessori - con la realizzazione anche di un porto turistico e lo sviluppo di servizi al diportismo nautico e della cantieristica da diporto". Una partita, ribadisce l´assessore Conti, tutta nelle mani degli enti locali. Sulla costa la sfida della competitivita´ del sistema regionale. Il programma regionale di sviluppo che fissa le strategie della Regione toscana fino al 2010 ha individuato nella piattaforma logistica costiera, ovvero tutte quelle strutture fisse che collegano i porti di Livorno, Piombino e Marina di Carrara a strade, ferrovie ed aeroporti, la condizione essenziale per rendere competitivo l´intero sistema economico regionale. "E´ la via dell´integrazione delle politiche e del coordinamento degli interventi applicata in questo caso alle infrastrutture" spiega l´assessore Bertolucci. La piattaforma, finanziata con 527 milioni di euro (127 da Stato e Unione europea, 400 dalle Ferrovie), serve a collegare la Toscana alle reti transeuropee. E´ essenziale per poter utilizzare domani le autostrade del mare. "E´ lo strumento, accanto a intelligenti politiche di moderninazzazione - ripete l´assessore Conti - che ci consentirà di diventare snodo importante di traffici e vie di comunicazione". E di pari passo alla piattaforma logistica costiera c´è da programmare il sistema dei porti, che è il tema del masterplan approvato dalla giunta il mese scorso. Livorno, porto internazionale. Sono tre i principali porti toscani: Livorno, Piombino, Marina di Carrara. Livorno e Piombino hanno una valenza anche turistica: ogni anno vi passano cinque milioni e mezzo di passeggeri. Marina di Carrara ha una specializzazione per lo più commerciale. "E fra i tre - sottolinea l´assessore Conti - è Livorno il porto decisamente più europeo. Ha una vocazione internazionale. E´ quello su cui dobbiamo più investire. Anche in termini di collegamenti". Da Livorno, ha ricordato l´Irpet, parte il 4,7% del traffico italiano: è il secondo porto, per flussi di merci, in Italia ed il quarto per container. Sul porto di Livorno la Regione ha stanziato 18 milioni di euro da investire nel 2008. Altri 8 milioni riguardano Piombino. Porti turistici. Ma un ruolo importante ha anche la portualità turistica, con i suoi porti, approdi ed ormeggi: un centinaio 28 i più importanti. Gran parte dei numerosi posti barca (ve ne sono 24mila in tutta la Regione, solo 5. 000 sono però attrezzati) hanno le potenzialità per essere riqualificati. Più che costruirne di nuovi, il master plan regionale privilegia questa via. Soprattutto, ribadiscono gli assessori Conti e Bertolucci, affinché la portualità turistica diventi davvero un moltiplicatore economico e non solo un parcheggio di barche occorre che si sviluppi un sistema di servizi per la nautica. Viareggio è il porto turistico già oggi con la maggiore vocazione. Cinquale a Montignoso, Marina di Cala dei Medici a Rosignano, Salivoli a Piombino, Etrusca Marina a Scarlino, Punta Ala, Maria di San Rocco a Grosseto e Cala Galera sull´Argentario sono gli altri porti già oggi con buoni servizi di qualità. .  
   
 

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