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Notiziario Marketpress di Lunedì 22 Ottobre 2012
 
   
  RISPOSTE EFFICACI ALLE EMERGENZE IDROLOGICHE

 
   
  Torino, 22 ottobre 2012 - Le tematiche della verifica delle azioni e degli strumenti messi in campo in occasione delle emergenze idrologiche nel bacino del Po e l’individuazione delle possibili innovazioni, a partire dall’analisi di eventuali criticità, sono stati gli argomenti trattati nel corso del convegno “Previsione, gestione, informazione e responsabilità negli eventi ideologici estremi”, svoltosi il 18 ottobre a Torino presso il Centro Incontri della Regione Piemonte. L’iniziativa - promossa dall’Agenzia Interregionale per il fiume Po (Aipo) in collaborazione con Dipartimento della Protezione civile, Regione Piemonte, Arpa Piemonte, Politecnico di Torino, Cnr-irpi di Torino e Fondazione Cima e con il supporto organizzativo di Ipla - si è conclusa con una tavola rotonda alla quale sono intervenuti il Capo Dipartimento della Protezione civile, Franco Gabrielli, il presidente dell’Agenzia Interregionale del Po e assessore all’Ambiente del Piemonte, Roberto Ravello, e il direttore dell’Aipo, Luigi Fortunato. Il convegno è stata l’occasione per identificare gli ulteriori passi in avanti da compiere per una risposta sempre più efficace e coordinata alle situazioni di emergenza idraulica. La collocazione geografica e la data hanno offerto l’opportunità di collegarsi alla memoria degli eventi alluvionali che hanno colpito il Piemonte nel 1994 e nel 2000. E’ da queste considerazioni che Ravello è partito per sostenere che “dalla grande alluvione del 1994 molto è stato fatto per elaborare modelli ed approfondimenti tesi a prevenire catastrofi in caso di evento, unitamente all’impegno di ingenti risorse per la messa in sicurezza dei nostri territori. Basti pensare che grazie al lavoro sinergico tra Regione ed Aipo è stato possibile sbloccare risorse e realizzare interventi negli ultimi tre anni per circa 20 milioni di euro; parallelamente, si sta partendo con i lavori dei primi interventi previsti nell´accordo di programma per il rischio idrogeologico sottoscritto tra Regione Piemonte e Ministero dell´Ambiente”.l’assessore ha quindi ahhiunto che “accanto al rafforzamento dei sistemi di previsione, gestione, informazione, risulta di primaria importanza l´educazione all´autoprotezione, affinché il cittadino sia in grado di assumere comportamenti corretti per garantire la propria incolumità. Le norme definiscono in modo chiaro un sistema di responsabilitá e competenze, ma a volte manca il senso di responsabilità, che non può essere istituito per legge. In questo quadro, un ruolo di primaria importanza è svolto dai volontari di Protezione civile, che rappresentano una presenza costante che da sicurezza alla popolazione. Sicuramente c´è ancora molto da fare, la strada che stiamo percorrendo è ancora in salita, ma è quella giusta ed i dati richiamati poc´anzi dimostrano che molto è stato fatto”. Gabrielli ha annunciato che “al più presto verrà dato corpo giuridico all´Unità di comando e controllo per la gestione delle piene del Po, la struttura di Protezione civile prevista da una direttiva del 2004 e anche dalla legge di recepimento della direttiva europea sulle alluvioni del 2010. Lo scoglio è ora la Ragioneria, perché bisogna capire di quanto denaro potrà essere dotata l´importante struttura. La bozza di progetto è passata al vaglio dei vari Ministeri, ora è una questione di risorse. La responsabilità della gestione di questa problematica è molto complessa perché riguarda quattro Regioni. E´ necessaria una struttura unitaria che dialoghi con tutti i tantissimi soggetti coinvolti”. Infine, Luigi Fortunato ha puntualizzato che “con questo convegno Aipo ha inteso offrire un’occasione per rafforzare il coordinamento tra tutti gli enti che si occupano di prevenzione e gestione dell’emergenza a livello nazionale e nel bacino del Po e porre sul tavolo nuovi obiettivi di miglioramento. E’ un sistema formato da molti soggetti ma che opera con grande spirito di coesione. Nello stesso tempo, la prima risposta agli eventi estremi consiste nella manutenzione in efficienza delle strutture di difesa idraulica e da nuove opere nel territorio, dove necessarie. Si tratta di azioni che caratterizzano la mission di Aipo e che l’Agenzia, pur dovendo tener conto delle risorse disponibili, intende portare avanti con intensità e professionalità”.  
   
 

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