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Notiziario Marketpress di Mercoledì 24 Ottobre 2012
 
   
  CINEMA: LA CINA CREDE IN QUELLO ITALIANO, L’AD DEL GRUPPO CINESE: 4 MILIARDI DI FATTURATO ANNUO E STUDIOS DI 350 ETTARI

 
   
   Roma, 24 ottobre 2012 - “La Cina sta diventando la prima potenza economica e finanziaria. Quello che deve fare adesso è divulgare con coraggio la propria cultura’’. E’ l’appello di Airaldo Piva, Ad in Europa della Hengdian Group, uno dei primi dieci gruppi privati cinesi con un fatturato annuo di circa quattro miliardi di Euro, lanciato in occasione della proiezione, in anteprima nazionale, alla Camera dei Deputati, del film di co-produzione Australia/cina 33 Postcards della pluripremiata regista Pauline Chan. “Un film di cui il mio gruppo è co-produttore – continua Piva, premiato recentemente a Pechino come ‘amico’ della Cina - che parla di valori universali come quello della Famiglia e che è un eccellente risultato di incontro tra due culture diverse: da una parte l’occidentale e ‘hollywoodiana’ Australia, dall’altra l’orientale. In quest’ottica il settore entertainment della Hengdian, che ha aperto una sede europea a Milano, è particolarmente interessato al cinema italiano con il quale ha già nel cassetto un prestigioso progetto di coproduzione”. L’evento alla Camera è stato promosso da Paola Binetti (Udc) assieme al Fiuggi Family Festival che nella sua recente edizione dove il film ha partecipato in anteprima europea gli ha attribuito la menzione d’onore speciale per “l’intraprendenza produttiva nel dialogare e collaborare con l´industria cinematografica della Repubblica Popolare Cinese in un possibile percorso condiviso di progettazione”. Una proiezione che non solo ha entusiasmato tutta la platea convenuta all’evento, tra cui anche i rappresentanti diplomatici delle Ambasciate di Australia e Cina, ma anche evento fuori dall’ordinario: infatti, in un momento di particolare ribalta per le economie emergenti anche e soprattutto asiatiche, è la prima volta nella storia della Repubblica Italiana che l’anteprima nazionale di un film di co-produzione Australia/cina viene presentata in visione speciale in una sede istituzionale del Governo come esempio di proficua interazione tra Culture e Paesi. Presente all’evento anche la regista Pauline Chan, considerata ‘nome di spicco della cinematografia australiana’ dalla rivista francese Cahier du Cinema e come ‘regista premier australiano´ dai maggiori magazine asiatici di settore. La pellicola è ambientata tra Cina e Australia e racconta la storia di una ragazza cinese Mei Mei, che vive in un orfanotrofio e riesce ad andare a scuola grazie al denaro inviatogli dall’Australia da uno sconosciuto Mr. Randall. Quando il suo coro si reca a Sidney per un concerto, la ragazzina nel cercare il suo benefattore scopre che le scriveva dal carcere. Mei Mei decide comunque di stargli accanto. “Quella dei due protagonisti” - spiega Pauline Chan - è una storia vera. Mi piace pensare che sia un inno alle seconde possibilità di cui tutti abbiamo bisogno nella vita.’’ “Perché 33 cartoline e non 54 o 43? Il 3 in Cina è il numero della Vita – chiosa la regista- 3 e 3 sono due vite che si uniscono’’. Il film non ha ancora una distribuzione europea: “Le vie della distribuzione spesso sono imperscrutabili – dice Armando Fumagalli, Presidente del Comitato Scientifico del Fiuggi Family Festival che sta già preparando l’edizione 2013 in programma a luglio - ma la nostra speranza è di diventare noi stessi un veicolo di diffusione”. Hengdian Group comprende oltre 200 società tra cui la Hengdian World Studios attiva nel settore cinematografico e dell’entertainment. Ai suoi Studios - che hanno ospitato dal 1996 i set di film come Hero, La Mummia 3, La Guerra dell’Oppio e La Città Proibita, e sono tra i più grandi al mondo (oltre 350 ettari e “senza carta pesta” sottolinea Piva) - è stata attribuita la denominazione di ‘Chinese Hollywood’ dal magazine Usa The Hollywood Reporter. Nel 2004, Chinese Film Group Corporation, Hengdian Group e Warner Bros. Pictures hanno creato la prima joint venture tra aziende cinesi e straniere nel settore della produzione cinematografica.  
   
 

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