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Notiziario Marketpress di Lunedì 19 Febbraio 2007
 
   
  PRESENTATE DA ACI TRENTO LE INIZIATIVE PER LA SETTIMANA MONDIALE DELLA SICUREZZA STRADALE INCIDENTI STRADALI IN CALO MA OCCORRE FARE DI PIÙ GRISENTI: IN AUTUNNO UNA CAMPAGNA RIVOLTA AI GIOVANI

 
   
  Trento, 19 febbraio 2007 – Gli incidenti stradali rilevati nel 2006 in Trentino sono stati 4. 114, dei quali 42 mortali (con 48 vittime) e 1. 731 con feriti. Il dato è stato reso noto stamane all’Aci di Trento in occasione della presentazione delle iniziative legate alla Settimana mondiale della sicurezza stradale (23-29 aprile 2007), indetta dall’Onu e dall’Organizzazione mondiale della sanità e organizzata in Italia dall’Automobile Club d’Italia, e del piano di azione quadriennale dell’Aci volto al raggiungimento dell’obiettivo dell’Unione Europea di ridurre del 50 per cento entro il 2010 il numero di morti e feriti sulle strade italiane. Un obiettivo per il quale è fortemente impegnata anche la Provincia autonoma di Trento. “Nel prossimo autunno – ha annunciato l’assessore Silvano Grisenti - la Provincia promuoverà un’importante iniziativa rivolta ai giovani per sensibilizzarli sulla sicurezza stradale e sulla difesa della vita, un tema sul quale, per altro, non ho visto in questi giorni di autogestione nelle scuole trentine nessun accenno o dibattito”. “La sicurezza stradale – ha sottolineato il presidente dell’Automobile Club Trento Roberto Pizzinini – è un’emergenza mondiale. Ogni anno, sulle strade del nostro pianeta, perdono la vita un milione e duecentomila persone e i feriti sono più di 50 milioni. Una cifra spaventosa e inaccettabile, sia dal punto di vista morale che economico. Non è più possibile stare a guardare, né è più possibile continuare a parlare di “fatalità”. La maggior parte degli incidenti, infatti, possono essere evitati, quindi tutti possono e devono intervenire: istituzioni nazionali e locali, forze politiche, operatori di settore, media ma, soprattutto, gli utenti della strada. Spetta agli automobilisti, motociclisti ed anche pedoni impegnarsi ad essere responsabili, prudenti, attenti e rispettosi delle regole. Senza il loro contributo non riusciremo a fare passi avanti significativi sulla strada della sicurezza”. Parole condivise dall’assessore alle opere pubbliche Grisenti, che ha dato il proprio sostegno alla campagna promossa dall’Aci per la raccolta di un milione di firme in calce ad una petizione volta ad impegnare il governo italiano ad adottare misure urgenti ed efficaci contro l’incidentalità stradale. La contabilità del fenomeno è devastante: sulle strade del mondo ogni 6 secondi qualcuno resta ucciso o menomato a causa di incidente stradale, in Italia ogni giorno si verificano più di 600 sinistri con una media di 15 morti e 860 feriti. Per raggiungere l’obiettivo fissato dall’Unione Europa, il nostro Paese non dovrebbe superare i 3. 100 morti annui (nel 2005 sono stati 5. 426, con un calo del 4,7 per cento rispetto all’anno precedente, dei quali 1. 800 sotto i 30 anni). In linea con l’obiettivo Ue appare invece la nostra provincia, che segna un progressivo calo sia nel numero di incidenti lesivi che nel numero di morti e feriti. Secondo il Centro di monitoraggio della sicurezza stradale della Provincia autonoma di Trento – che fornisce all’Aci i dati elaborati sulla base delle rilevazioni Istat – il mese a più alta incidentalità è luglio (12 per cento), seguito da giugno, maggio e agosto; il venerdì è invece il giorno della settimana in cui si verificano più incidenti (16 per cento) e la fascia oraria 18-19 quella con maggiore frequenza di sinistri. Il 70 per cento degli incidenti avviene con condizioni meteorologiche ottimali, con cielo sereno, solo il 16 per cento con cielo coperto e il 9 per cento quando piove. A commettere più incidenti sono le persone tra i 33 e i 38 anni. Per quanto riguarda la natura dell’incidente, in testa sono gli scontri frontali e laterali (31 per cento), quindi tamponamento (20 per cento) e fuoriuscita (13 per cento), mentre gli investimenti di pedoni sono l’8 per cento dei casi. .  
   
 

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