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Notiziario Marketpress di Giovedì 25 Ottobre 2012
 
   
  LICENZIAMENTI COLLETTIVI: LA COMMISSIONE EUROPEA DEFERISCE L´ITALIA ALLA CORTE DI GIUSTIZIA PER L´ESCLUSIONE DEI DIRIGENTI DA NORME DI INFORMAZIONE E CONSULTAZIONE

 
   
  Bruxelles, 25 ottobre, 2012 - La Commissione europea ha deferito l´Italia alla Corte di giustizia dell´Unione europea per non aver preso misure per applicare correttamente il diritto comunitario in materia di licenziamenti collettivi. La direttiva 98/59/Ce impone ogni datore di lavoro prevede di effettuare licenziamenti collettivi, a tenere consultazioni con i rappresentanti dei lavoratori al fine di giungere ad un accordo. Le consultazioni devono comprendere modi e mezzi per evitare il licenziamento o la riduzione del numero di lavoratori interessati, nonché di attenuarne le conseguenze ricorrendo a misure sociali di accompagnamento intese a riqualificazione e la riconversione ai lavoratori licenziati. Legislazione italiana, e della pertinente giurisprudenza italiana, esclude attualmente manager (´ Dirigenti ´) delle garanzie procedurali relative all´informazione e alla consultazione dei rappresentanti dei lavoratori sul luogo di lavoro. L´esclusione di ´ Dirigenti ´ costituisce non solo discriminazione ingiustificata nei confronti ´ Dirigenti ´se stessi , ma anche, in alcuni casi, portare ad un indebolimento ingiustificata della protezione di altre categorie di lavoratori sul luogo di lavoro. In particolare, può rendere più difficile per raggiungere la soglia di esuberi previsti dalla legge per l´attivazione della procedura di informazione e consultazione. Per garantire la corretta applicazione della direttiva, la definizione di ´"lavoratori" non può essere lasciata alla discrezione degli Stati membri. Al contrario, "lavoratori" deve essere definito un modo uniforme in tutta l´Ue, in linea con gli obiettivi della direttiva, il principio di uguaglianza e la Carta dei diritti fondamentali dell´Ue. Sfondo Italia ha recepito la direttiva sui licenziamenti collettivi per mezzo della legge 223/1991. Le autorità italiane competenti, compresi i tribunali, interpretare la legge in modo da escludere ´Dirigenti´ dal calcolo del numero di licenziamenti che il datore di lavoro si propone di effetto e delle garanzie procedurali relative all´informazione e alla consultazione dei lavoratori sul luogo di lavoro. La categoria ´Dirigenti´ include, secondo la giurisprudenza italiana, non solo i dirigenti che esercitano rilevanti poteri decisionali - compresa la gestione del personale - ma anche medie e quadri che hanno un alto livello di conoscenze professionali, ma non lo fanno svolgere il ruolo di datore di lavoro e non hanno alcun potere reale per la gestione dei mezzi di produzione all´interno dell´azienda. La Commissione è venuta a conoscenza della violazione di cui trattasi mediante una petizione presentata al Parlamento europeo. La Commissione ha invitato l´Italia ad adottare misure per porre fine alla esclusione di ´ Dirigenti ´ dal campo di applicazione della direttiva nel giugno 2012 (cfr. Ip/12/665 ), ma tali misure non sono state notificate alla Commissione.  
   
 

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