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Notiziario Marketpress di Giovedì 25 Ottobre 2012
 
   
  PROVINCE: GIUNTA REGIONALE SARDA VARA NUOVO DISEGNO DI LEGGE

 
   
   Cagliari, 25 Ottobre 2012 - Ultimo tassello nel percorso di riordino del sistema delle Autonomie locali. La Giunta Cappellacci ha dato il via libera al nuovo Disegno di legge, presentato dall´assessore degli Enti locali, Nicola Rassu, per la revisione dell’ordinamento attuale. Si conclude così il cammino che ha visto l’Esecutivo regionale impegnato sin da subito per la messa in campo di una norma che potesse superare le criticità che hanno investito le Province e tutti gli enti locali isolani, sia dopo il referendum dello scorso maggio, sia dopo gli ultimi provvedimenti varati dal Governo nazionale in materia. Il documento, completato dall’Assessorato degli Enti locali, arriva al termine di un percorso attivato più di un anno fa e che si era tradotto in un primo Disegno di Legge, portato all’attenzione della Giunta Regionale nella seduta del 26 gennaio 2012 per la presa d’atto, e integrato dopo un periodo di concertazione con tutte le forze impegnate nell’opera di revisione dell’ordinamento in Sardegna. “La Giunta regionale ha compiuto un passaggio fondamentale per dotare gli Enti locali della Sardegna di uno strumento di lavoro fondamentale per le loro attività - ha commentato l’assessore regionale degli Enti locali, Nicola Rassu - L’esigenza di accelerare questo processo è diventata ormai improcrastinabile vista la necessità stringente di riordinare il sistema delle autonomie locali alla luce delle ultime novità introdotte in materia dal Governo che ha imposto drastici tagli ai finanziamenti erariali, e ha inciso fortemente nell’ordinamento dei Comuni, condizionandone pesantemente l’azione amministrativa, ma abbiamo voluto fortemente difendere le prerogative delle realtà economiche della nostra popolazione e tutelare le migliaia di lavoratori, diretti e indiretti, che fanno capo alle amministrazioni provinciali abrogate”. Il Disegno di legge proposto rispetta il referendum dello scorso maggio e, prevedendo la drastica riduzione del numero delle Province, conferma le quattro costituzionali e storiche (Cagliari, Nuoro, Oristano e Sassari). Recependo le normative nazionali in materia e adeguandole alle peculiarità e alle prerogative autonomistiche della Sardegna, dunque, tra gli aspetti principali si sono volute approfondire le funzioni amministrative e quelle fondamentali dall’organizzazione generale dell’amministrazione tra le quali: la gestione finanziaria e contabile all’organizzazione dei servizi pubblici, il catasto, la pianificazione urbanistica, la polizia locale, l’edilizia scolastica, la gestione dei rifiuti urbani, la viabilità, i trasporti e l’attività di pianificazione della protezione civile. Inoltre, il Disegno di legge rafforza il sistema dell’esercizio obbligatorio in forma associata delle funzioni fondamentali, fissando, di norma, in 5 mila abitanti il limite demografico. Per quanto riguarda, infine, l’elezione del presidente e del consiglio provinciale si è mantenuto l’attuale sistema elettorale, in quanto il Governo nazionale, ha voluto sospendere l’attuazione dell’elezione di secondo grado in attesa del pronunciamento della Corte Costituzionale in seguito a ricorsi di alcune regioni e per rispettare la strada intrapresa in materia di contenimento dei costi della politica, è stata prevista la riduzione degli assessori delle Giunte provinciali che passeranno a 2. “La Giunta ha portato avanti le sue proposte, come ha sempre fatto, seguendo la via della collaborazione con tutti gli attori interessati a questa fondamentale riforma per raggiungere l’obiettivo di dotare la nostra isola di una normativa che risponda alle reali esigenze sociali ed economiche, ivi compreso il rafforzamento e la tutela delle funzioni dei Piccoli comuni e di tutte le Autonomie locali”, ha concluso Rassu.  
   
 

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