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Notiziario Marketpress di Giovedì 25 Ottobre 2012
 
   
  INFLUENZA: NESSUN PERICOLO IN FVG, VACCINI VIETATI NON DISPONIBILI

 
   
  Trieste, 25 ottobre 2012 - Nelle strutture sanitarie del Friuli Venezia Giulia non è disponibile nessuno dei vaccini antinfluenzali il cui utilizzo è stato vietato ieri in via cautelativa dal ministero della Salute e dall´Agenzia italiana del Farmaco. Di conseguenza per la popolazione della regione non vi è alcuna situazione di pericolo, tanto più che la campagna per la vaccinazione contro l´influenza non è ancora iniziata. Lo assicura l´assessore regionale alla Salute, Luca Ciriani, a seguito della decisione di disporre il divieto immediato a scopo cautelativo e in attesa di ulteriori indagini di quattro vaccini influenzali (Agrippal, Influpozzi sub unità, Influpozzi adiuvato, Fluad), prodotto dall´azienda Novartis. Sottolineando come il divieto all´utilizzo è stato disposto in quanto "sono stati ritenuti necessari alcuni approfondimenti per la sicurezza dell´ utente", Ciriani precisa che "in Friuli Venezia Giulia la campagna antinfluenzale non è ancora stata avviata, i vaccini bloccati non sono disponibili e ogni possibile acquisizione presso la ditta Novartis è stata cautelativamente vietata". Una situazione che dunque "non comporta rischi per i cittadini del Friuli Venezia Giulia e dimostra invece quanto il sistema di controlli sui farmaci sia attento e garantisca al massimo da ogni potenziale pericolo per la salute". E se dunque ai cittadini, come indicato anche dal ministero, è richiesto di non acquistare né utilizzare tali vaccini fino a nuova comunicazione in proposito, la Regione ha tempestivamente provveduto ad allertare tutti i medici di famiglia, i pediatri, i dipartimenti di prevenzione e tutti gli organismi interessati. In ogni caso, nell´attesa di ulteriori notizie da parte degli organismi ministeriali, l´inizio della campagna antinfluenzale, prevista per lunedì 5 novembre, potrebbe subire dei ritardi. Una eventualità che, affermano gli esperti della direzione salute della Regione, "non deve assolutamente preoccupare in quanto il picco massimo di malattia è previsto nei mesi di gennaio/febbraio e attualmente il sistema di sorveglianza attivato da parte dei cosiddetti ´medici sentinella´ (una rete di medici di medicina generale e pediatri) non registra situazioni epidemiche".  
   
 

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