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Notiziario Marketpress di Lunedì 29 Ottobre 2012
 
   
  REGIONI IN TRANSIZIONE:CHIODI (ABRUZZO), CONTINUIAMO NOSTRA AZIONE INCONTRO CON MINISTRO E PRESIDENTI PER RICONOSCIMENTO

 
   
  Roma, 29 ottobre 2012 - "Proseguiamo nellŽazione per il riconoscimento da parte dellŽUnione europea del nuovo regime per le regioni "in transizione". Il governo nazionale, pur esprimendo contrarietà, si è dichiarato disponibile a far fronte con risorse nazionali al differenziale che ne conseguirebbe. Per questo esprimo soddisfazione dopo lŽincontro di oggi perché è importante per lŽAbruzzo non perdere risorse fondamentali per sostenere i processi di crescita e di sviluppo del territorio". Lo ha detto i presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, a margine dellŽincontro di il 25 ottobre presso gli uffici del Ministro per la Coesione Territoriale con il Ministro Fabrizio Barca e i Presidenti delle Regioni Sardegna, Ugo Cappellacci, Basilicata, Vito De Filippo e rappresentanti del Molise. Al termine della riunione anche le altre Regioni coinvolte hanno espresso soddisfazione sullŽesito dellŽincontro. Abruzzo, Molise, Sardegna e Basilicata sulla base delle attuali proposte della Commissione Europea sulla politica di coesione 2014-2020, si qualificano come Regioni "in regime di transizione" e, quindi, beneficiarie di risorse aggiuntive rispetto allŽammontare che sarebbe riconosciuto qualora non fosse istituita questa nuova categoria di Regioni. NellŽincontro, si è convenuto che le Regioni con un prodotto interno lordo compreso tra il 75% e il 90% della media comunitaria, siano meritevoli di contributi finanziari intermedi fra le fasce superiore e inferiore. Il Ministro Barca ha rilevato che se tale maggiore onere verrà messo a carico del bilancio europeo, come nella proposta attuale della Commissione, lŽItalia nel suo complesso subirà un esborso finanziario superiore allŽentrata essendo assai elevato il numero di tali Regioni di altri Stati Membri. Si ritiene dunque conveniente per lŽItalia farsi autonomamente carico di tale onere per le proprie Regioni "in transizione".  
   
 

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